preoccupazione per la giovane giornalista

Torino chiede la liberazione della sua cittadina onoraria Sepideh Gholian

Nuovamente arrestata dalle autorità iraniane poche ore dopo la sua scarcerazione

Torino chiede la liberazione della sua cittadina onoraria Sepideh Gholian
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A quanto si apprende da vari organi di informazione internazionali, la giornalista e attivista per i diritti umani e sindacali Sepideh Gholian è stata nuovamente arrestata dalle autorità iraniane poche ore dopo la sua scarcerazione, avvenuta dopo aver subìto una lunga detenzione per aver sostenuto le ragioni di lavoratori e lavoratrici in sciopero.

Preoccupazione per la giovane giornalista

La giovane giornalista è cittadina onoraria torinese dal 6 marzo scorso, quale simbolo delle lotte per la democrazia e i diritti civili, in primo luogo per le donne, che da mesi scuotono l'Iran.

Il sindaco Stefano Lo Russo e la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo hanno così commentato quanto accaduto:

La vicenda della giovane giornalista iraniana Sepideh Gholian, a cui la città di Torino ha conferito la cittadinanza onoraria pochi giorni fa, continua a preoccupare tutti coloro che ritengono i diritti umani quale bene universale. Ieri è stata scarcerata dopo oltre quattro anni di detenzione, ma è stata una libertà breve perché pare sia stata di nuovo prelevata e sottratta dalla sua famiglia. La battaglia per la sua scarcerazione e per tutte le numerose violazioni dei diritti umani continueranno a mobilitare il mondo democratico e libero.

La presidente del Consiglio comunale Grippo, che aveva proposto il conferimento della cittadinanza onoraria in accordo con la comunità iraniana di Torino, ha da parte sua dichiarato:

La notizia del nuovo arresto di Sepideh Gholian, a poche ore dalla sua scarcerazione, ci riempie di preoccupazione e anche di sdegno. La giovane giornalista, a lungo incarcerata per il suo impegno a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori iraniani, è da pochi giorni nostra concittadina onoraria, per voto unanime del Consiglio comunale. Insieme alla comunità iraniana di Torino, con la quale il legame è più profondo che mai, chiediamo la sua immediata scarcerazione e facciamo appello al Governo italiano e al Parlamento affinché si attivino in questo senso presso le autorità di Teheran.

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