"Non abboccare", la campagna di sensibilizzazione contro l'abusivismo professionale
Il rapporto abusivi/imprese legali nel settore benessere nel nostro paese sarebbe di 1:1.
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Cresce l'abusivismo professionale. Il Comune di Torino corre ai ripari e lancia la campagna "Non abboccare", in collaborazione con le associazioni Ascom, Confesercenti, Cna, Confartigianato e Casartigiani, per contrastare il fenomeno che si è acutizzato con la pandemia da Covid-19.
Campagna contro l'abusivismo professionale
Nell'ultimo anno, infatti, secondo Davide Padroni, responsabile del settore Benessere e Turismo di Cna, il rapporto abusivi/imprese legali nel settore benessere nel nostro paese sarebbe di 1:1. Numeri molto consistenti se si osserva che le imprese che lavorano nel benessere sono 11.875 in Piemonte e 5.932 a Torino. I numeri però potrebbero essere anche più importanti visto che si parla di qualcosa che non si vede molto spesso.
“La Città, sta lavorando di concerto con la Prefettura e le Associazioni di categoria per attuare ulteriori azioni volte a contrastare l’abusivismo. Da questo impegno nasce l’idea di questa campagna istituzionale che punta sul rendere più informati e consapevoli i cittadini – afferma Alberto Sacco, assessore al Commercio del Comune di Torino – Siamo certi che questa iniziativa di sensibilizzazione potrà contribuire alla salvaguardia delle imprese e della concorrenza leale. Ringrazio l’Ufficio Comunicazione della Città che ha creato la grafica e i testi della campagna e tutte le associazioni di categoria che hanno collaborato con noi per realizzarla”.
L'abusivismo professionale è certamente un problema non semplice da risolvere, ma la campagna "Non abboccare" è sicuramente una piccola pillola che può aiutare ad arginare il fenomeno che, come detto, aumenta sempre di più, danneggiando chi paga onestamente le tasse.