Come è andata a finire?

Ma poi com'è finita a Torino la "Partita del Cuore" delle polemiche?

La vigilia della gara di solidarietà è stata "macchiata" dalle accuse di sessismo nei confronti dell'attrice Aurora Leone.

Ma poi com'è finita a Torino la "Partita del Cuore" delle polemiche?
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Martedì sera si è giocato all’Allianz Stadium di Torino, la Partita Del Cuore, consueto evento benefico per raccogliere fondi a sostegno della ricerca sul cancro. Alla fine, nonostante le polemiche della vigilia, a vincere è stata la solidarietà. Ma la bufera che si è abbattuta sulla Nazionale Cantanti non poteva non lasciare strascichi.

Mediaset, che ha mandato in onda la manifestazione dopo 29 anni di dominio Rai, non è stata premiata dall'Auditel che ha registrato uno share del 9,7%, il più basso della gloriosa storia della Nazionale Cantanti.

La Partita del Cuore alla fine: le polemiche della vigilia

Ma la 30esima edizione della partita benefica è stata “macchiata” anche dallo sgarbo fatto ad Aurora Leone dei The Jackal, mandata via dal tavolo della cena inaugurale in quanto “donna”. La Nazionale Cantanti, inoltre, ora deve fare i conti, oltre che con le dimissioni del direttore generale Gianluca Pecchini, anche con un’indagine interna, annunciata dal presidente nonché capitano della squadra Enrico Ruggeri.

Aurora Leone cacciata

La giornata era iniziata nel peggiore dei modi. Aurora Leone dei The Jackal che, nonostante fosse stata convocata, aveva raccontato di essere stata allontanata dal tavolo della squadra in quanto donna. Eros Ramazzotti che per solidarietà preferisce non giocare. Alla fine arrivano le scuse e le dimissioni del direttore della Nazionale Cantanti, Gianluca Pecchini.

Il post dei The Jackal

I The Jackal, ritornati a Napoli, hanno poi risposto alle dimissioni con una nota sui social:

Prendiamo atto delle dimissioni del dirigente della nazionale cantanti in seguito al “grande equivoco” di ieri sera. Noi speriamo che quanto successo non venga ridotto a questo: un malinteso. C'è un discorso più ampio che va oltre la vicenda personale, il sessismo e il maschilismo come problemi reali che riguardano ogni giorno milioni di donne.

Invitiamo tutti però, come ha fatto Aurora nelle prime storie pubblicate a caldo ieri notte, a non confondere i problemi: non è giusto che quanto accaduto abbia delle conseguenze negative sulla raccolta fondi, missione che la nazionale cantanti porta avanti con impegno da 40 anni. Inclusività e parità non devono essere ostacoli per nessuna causa, figurarsi se così importante come la lotta al cancro. Confondere i due piani è uno sbaglio che non rende giustizia a nessuna delle due battaglie. Per questo diciamo alle tantissime persone che ci stanno scrivendo con affetto in queste ore per dimostrarle sostegno, che Aurora non era andata lì per vincere una partita: Aurora era lì, come Ciro e come tutti gli altri che hanno preso parte all'evento, per contribuire alla ricerca.
Perciò aiutateci a farlo, diamo un segnale forte: una donazione al 45527 per sostenere la ricerca sul cancro.

Pecchini ha provato a difendersi

"Mi sono dimesso per il bene della rete e della raccolta fondi, quello che chiedo ai The Jackal è di essere sinceri e di dire la verità su quanto è accaduto".

Questa la replica di Gianluca Pecchini dopo le dimissioni che continua:

"Io e i The Jackal non giochiamo ad armi pari - ha detto all’Adnkronos – io non ho neanche Facebook. Loro usano una macchina mediatica contro cui io non posso competere. Vorrei che loro fossero sinceri e che dicessero come sono realmente andate le cose.

Io sono andato lì e ho semplicemente detto loro: ‘Ragazzi questo è il tavolo della Nazionale Cantanti’ e gli ho chiesto se gentilmente si potevano sedere in altri tavoli e così hanno fatto visto che hanno mangiato nel tavolo a fianco. Non so perché Aurora abbia raccontato questa storia -conclude – l’ho vista un po' stizzita quando le ho detto che quello era il tavolo della Nazionale Cantanti ma non mi sarei mai immaginato un caos del genere".

Ma come è finita?

Dopo quanto successo, diversi artisti hanno abbandonato il campo e la partita, in solidarietà di Aurora: tra questi appunto Eros Ramazzotti ma anche Ermal Meta, Andro dei Negramaro, Random e Briga. Tra le fila della squadra dei Campioni per la Ricerca sono invece scesi in campo John Elkann, Pavel Nedved, Andrea Pirlo, Gigi Buffon, Charles Leclerc, Carlos Sainz e Davide Cassani oltre che la squadra femminile della Juventus che ha anche arbitrato l’incontro.

La partita alla fine si è conclusa con il risultato di 7 a 5 a favore della Nazionale Cantanti, anche se in realtà a vincere è stata come sempre la solidarietà, anche se questa volta, con un pizzico di amaro in bocca.

Per rivedere la partita cliccare qui

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