mica come le cabine telefoniche

La cabina per le foto tessere, la "nonna" del selfie, non ha nessuna intenzione di essere smantellata, anzi...

Resteranno con noi ancora per diverso tempo, questo è sicuro

La cabina per le foto tessere, la "nonna" del selfie, non ha nessuna intenzione di essere smantellata, anzi...
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Galeotta fu la cabina della fototessera di Piazza Vittorio negli anni '70, se non ci fosse stata forse chi scrive non sarebbe mai nata, invece il destino volle che due ragazzi timidi furono presentati da amici comuni proprio lì davanti e che mio padre dovesse fare la foto per il tesserino della mensa universitaria. Circa 40 anni dopo quell'incontro del destino sarei andata a vivere non distante da quella cabina, presenza rassicurante e testimone "quasi indistruttibile" (sarà stata cambiata almeno due o tre volte immagino) di un vecchio amore.

La cabina di Piazza Vittorio Veneto a Torino

Con gli anni, sentendomi "di casa", andavo sempre lì a fare la fototessera per i documenti, l'ultima volta nel 2018.

Bella no, ma irrinunciabile per qualsiasi tipo di documento quello sì. Qualcuno la definisce anche "nonna" dei selfie e se si pensa al lato un po' ludico di nascondersi dietro una tendina, magari con un innamorato o con un'amica, e fare qualche espressione buffa per avere poi subito un trofeo in mano da appiccicare da qualche parte in effetti è evidente che una parentela ci sia.

La si vede ancora in giro, presenza discreta anche in luoghi di passaggio come aeroporti o stazioni ferroviarie, e la domanda in fin dei conti è la stessa che ci ponevamo qualche tempo fa sulle cabine telefoniche. Quando spariranno? E soprattutto è vero che spariranno? E ancora: ne sentiremo la mancanza?

Arriva la cabina "Icona"

di Silvia Venezia

Mentre le cabine telefoniche sono ormai sul viale del tramonto da tempo e si discute se sia giusto o meno toglierle di mezzo tutte o riconvertirne qualcuna magari in "mini biblioteche" urbane, come succede già in alcuni quartieri di Torino, ben diverso è il destino di queste vecchie "cugine"  e questo grazie a Pininfarina che ha studiato ed effettuato il restyling per Dedem Spa, gruppo che nel 1962 installò la primissima versione comparsa nel nostro paese (e attualmente conta 3600 cabine sparse su tutto il territorio italiano, con 10 milioni di fototessere stampate ogni anno) che ha deciso di rilanciarne la presenza. E questo nonostante la concorrenza di App per telefoni che promettono risultati gratis (ma forse non proprio di ottima qualità).

Anteprima nazionale a casa Pininfarina

Ieri a Cambiano nella sede della firma italiana del design più celebre al mondo è avvenuta la presentazione in anteprima nazionale della cabina "Icona" un oggetto che chiaramente non solo non ha nessuna intenzione di andare in pensione, ma è anche in grado di adattarsi a tempo e contesto.

Ovviamente oggi il focus è sull'esperienza dello "user", tutto ormai è in touch screen, ma anche l'occhio vuole la sua parte: le forme diventano più affusolate, le tendine ci sono ma scendono in maniera automatica.

 

La nuova cabina "Icona"

 

Silvio Pietro Angori, ad di Pininfarina ha dichiarato all'Ansa:

Con Icona, Pininfarina ha lavorato sulla ridefinizione stilistica di un oggetto simbolico quale la cabina per fototessere, ma anche sulla sua funzionalità e sull’esperienza utente. Oggi siamo orgogliosi di firmare il design di una nuova icona, che sarà utilizzata da tantissimi italiani

Insomma, per una cabina telefonica che se ne va, una cabina per le fototessere rimane e sembra anche per parecchio tempo.

E così chissà quante storie d'amore verranno ancora immortalate e appiccicate sul frigo di casa.

 

 

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