Una (bella) rivoluzione

Il Sant'Anna di Torino apre le porte (per la prima volta) ai papà durante i parti cesarei

L'obiettivo finale è quello di offrire a entrambi i genitori la possibilità di partecipare attivamente alla nascita del loro figlio

Il Sant'Anna di Torino apre le porte (per la prima volta) ai papà durante i parti cesarei
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L'Ospedale Sant'Anna della Città della Salute di Torino ha recentemente ampliato l'accesso ai parti cesarei, consentendo ai futuri padri o alle persone care designate dalla puerpera di assistere in sala operatoria. Questa iniziativa mira a migliorare l'accoglienza e l'umanizzazione del parto, estendendo la possibilità di partecipazione non solo ai parti naturali, ma anche a quelli cesarei.

ospedale sant'anna

Al Sant'Anna di Torino i padri potranno assistere ai cesarei

Il primo caso si è verificato qualche giorno fa, quando un padre di 33 anni ha assistito al parto cesareo presso il Blocco Operatorio Tagli Cesarei dell'ospedale. La puerpera di 31 anni, seguita dall'Ostetricia e Ginecologia 2 universitaria, ha dato alla luce un maschietto di 2.870 grammi, con la collaborazione degli anestesisti dell'équipe della dottoressa Mariella Maio e dei neonatologi dell'équipe della professoressa Alessandra Coscia.

Nonostante gli sforzi per ridurre la percentuale di tagli cesarei, talvolta questa procedura è necessaria per il benessere della madre e/o del neonato. All'Ospedale Sant'Anna, la percentuale di tagli cesarei primari si mantiene in linea con le indicazioni del Ministero della Salute, attestandosi al di sotto del 5%, con circa 500 casi eleggibili per la presenza dei padri ogni anno.

Quando il taglio cesareo è necessario, si cercano di preservare, oltre alla sicurezza delle cure, anche esperienze di accoglienza come il taglio ritardato del cordone ombelicale, il contatto pelle a pelle e l'avvio precoce dell'allattamento al seno nelle prime ore di vita.

Maggior coinvolgimento dei parenti

L'obiettivo post-pandemia è di ripristinare l'ospedale Sant'Anna alla sua fase pre-pandemia, garantendo uno spazio maggiormente centrato sull'esperienza della madre, del neonato e dell'intera famiglia, con l'obiettivo di coniugare i loro bisogni con la sicurezza delle cure.

Per raggiungere questo obiettivo, l'ospedale sta implementando due importanti azioni di miglioramento, che includono un maggiore coinvolgimento della persona cara scelta dalla donna durante i tagli cesarei (gentle cesarean birth) e l'introduzione di procedure cliniche (protocollo ERAS) per migliorare ulteriormente il recupero post-operatorio della madre.

La partecipazione del padre o della persona cara in Sala Tagli Cesarei può variare, andando dalla presenza nella sala di preparazione fino alla fase post-operatoria in sala risveglio con madre e neonato, o addirittura alla presenza sulla scena del parto cesareo. Tuttavia, questa opzione è vincolata alla consapevolezza e al rispetto delle regole necessarie in sala operatoria per tutelare la salute della madre e del neonato, e può essere attuata solo nei casi di taglio cesareo programmato, non in situazioni di emergenza.

L'obiettivo finale dell'Ospedale Sant'Anna è quello di offrire a entrambi i genitori la possibilità di partecipare attivamente alla nascita del loro figlio, promuovendo il contatto pelle a pelle con la madre o il padre e migliorando l'avvio dell'allattamento e il legame affettivo attraverso la presenza di entrambi i genitori.

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