Lo 0,09%

Il 98% delle RSA in Piemonte è Covid Free, solo 30 ospiti in isolamento

Minime anche le ospedalizzazioni, che sul totale degli ospiti sono lo 0,76%.

Il 98% delle RSA in Piemonte è Covid Free, solo 30 ospiti in isolamento
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Il 98% delle RSA in Piemonte è Covid Free, solo 30 ospiti in isolamento che corrispondono allo 0,09% degli oltre 33mila ospiti.

Il 98% delle RSA in Piemonte è Covid Free

Le Rsa in Piemonte si confermano uno dei luoghi più sicuri, grazie alla campagna vaccinale e al lavoro fatto in questi mesi dall’Unità di crisi della Regione Piemonte insieme alle oltre 700 strutture per anziani del territorio. Lo testimoniano i dati della piattaforma creata dalla Regione Piemonte per rilevare quotidianamente all’interno delle RSA la situazione legata all’emergenza sanitaria. Dall’ultima rilevazione fatta sul 90% delle strutture la quasi totalità, ovvero il 98%, risulta in questo momento completamente priva di contagio.

Solo 30 ospiti in isolamento

Sugli oltre 33 mila ospiti delle RSA piemontesi al momento solo 30 risultano in isolamento per Covid, lo 0,09%, mentre la percentuale di positività nel personale è dello 0,11%. Minime anche le ospedalizzazioni, che sul totale degli ospiti sono lo 0,76% e la mortalità si conferma ridotta dei 2/3 rispetto al dicembre 2020, prima dell’avvio della campagna vaccinale.

La campagna vaccinale in Piemonte

Continua a pieno ritmo la campagna vaccinale in Piemonte dove orma ha completato i richiami il 90% dei cittadini che hanno aderito, oltre 3,3 milioni di persone che rappresentano il 72,7% della popolazione over 12 degli aventi diritto. Mancano infatti all’appello circa 720 mila persone che non hanno ancora manifestato la volontà di essere vaccinati. Per provare a convincerli la Regione Piemonte sta mettendo in campo numerose iniziative che facilitino la vaccinazione, come ad esempio l’unità mobile per i grandi eventi inaugurata in occasione di Cheese.

Il Presidente della Regione, Alberto Cirio, spiega che "continuiamo sempre con la filosofia che ha contraddistinto con successo la campagna vaccinale piemontese e cioè di portare il vaccino alle persone e non le persone al vaccino".

Cirio sottolinea anche l’importanza che le persone che non hanno ancora aderito lo facciano, perché avere paura verso un virus e un farmaco che sono entrambi nuovi è comprensibile, ma bisogna avere fiducia nella scienza e se le 700 mila persone che mancano all’appello aderissero, il Piemonte con la sua capacità vaccinale sarebbe in grado di immunizzare rapidamente il 100% degli over 12 mettendo in totale sicurezza il territorio e i suoi cittadini.

Fanno fede i dati delle terapie intensive dove giornalmente la percentuale di ricoveri riguarda per il 70/80% pazienti non vaccinati, ha spiegato ancora il Presidente che ieri ha dato il via simbolicamente all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino alle somministrazioni della terza dose. Il Piemonte è stata una delle prime regioni a partire, cominciando dai pazienti immunodepressi individuati dalla circolare ministeriale, circa 53 mila sul territorio regionale.

L'andamento dell'epidemia

Ieri, nel corso della riunione settimanale dell’Unità di Crisi si è analizzato, come di consueto, l’andamento dell’epidemia, con un focus particolare sulla suddivisione per classi di età. L’indagine degli epidemiologi ha evidenziato come al momento in Piemonte l’incidenza media continui ad essere stabile sui 35 casi ogni 100 mila abitanti, un valore rimasto costante e contenuto da agosto, grazie agli effetti positivi della vaccinazione. Il valore più basso con 21.5 casi ogni 100 mila si riscontra nei 60-79enni. Ampiamente sotto la media generale piemontese anche l’incidenza negli over80, a quota 23.9, mentre leggermente superiore appare nei 30-59enni dove è del 38.8. Si tratta delle classi di età con maggiore numero di vaccinati, a riprova dell’importanza dell’immunizzazione.

I dati nei giovani

Una più manifesta circolazione del virus, seppur in forma non grave, è presente invece tra i giovani, per i quali la campagna vaccinale è ancora in pieno svolgimento, essendo partita da Piano nazionale dopo quella delle categorie più esposte: tra 0-11 anni l’incidenza è 51.7, tra i 12-15 anni è 46.6, tra i 16-19 anni è 41.3, tra i 20-29 anni è 44.7, in ogni caso sempre al di sotto della soglia di allerta di 50 casi ogni 100 mila abitanti.

Rispetto alle coperture vaccinali, quasi l’80% dei ragazzi tra 16 e 19 anni in Piemonte ha aderito alla campagna e di questi i 2/3 hanno già ricevuto due dosi. Nella fascia 12-15, per la quale le vaccinazioni sono iniziate dopo, ha già aderito il 55% e di questi più della metà ha completato il ciclo vaccinale.

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