Ex-Embraco, la lettera di licenziamento è arrivata: ecco il testo integrale
A nulla sono serviti i summit a Roma, gli appelli al ministro del Lavoro e al curatore fallimentare né la discesa in campo della Regione.
Alla fine il licenziamento per i lavoratori ex-Embraco è arrivato: ecco qua di seguito il testo integrale della lettera che nessuno vorrebbe mai ricevere. Dopo gli incontri, le proteste e i cortei, dopo il summit a Roma con la viceministro del Lavoro, dopo l'appello-supplica al curatore fallimentare, l'epilogo: tutti a casa.
Fredda, formale e tremenda
Ci sono pochi aggettivi più azzeccati di questi per descrivere il contenuto di una lettera di licenziamento: fredda, formale e tremenda. Ecco qua:
"Come le è noto, stante l'approssimarsi del termine della cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi per cessazione di attività autorizzata fino al 22 luglio 2021 con decreto del Ministero del Lavoro (...) la curatela si è vista costretta ad avviare la procedura di licenziamento collettivo ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 223 del 23 luglio 1991. Detta procedura, esperita nei termini e con modalità di legge, si è esaurita lo scorso 26 aprile 2021 con la conferma dei provvedimenti e dell'impossibilità di ricorrere a misure alternative. In virtù di quanto sopra, mio malgrado, le comunico il recesso dal rapporto di lavoro ai sensi dell'art. (...) a far data dal 22 luglio 2021. Si ricorda inoltre che, pena decadenza, la domanda di NASpI dovrà essere presentata all'Inps entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Distinti saluti".
Questa dunque la lettera di licenziamento per i lavoratori ex-Embraco.
Recapitate in queste ore
La firma è per "Fallimento Ventures" (ovvero a tutti gli effetti legali l'attuale azienda ex-Embraco) il curatore dr. Maurizio Gili. Le lettere stanno arrivando in queste ore ai lavoratori ed è facilmente prevedibile che già domani si possano registrare delle prese di posizione. Non si esclude anche, fra l'altro, che possa crearsi un movimento di malumore diffuso tanto da poter sfociare in qualche corteo di protesta. Manifestazioni pacifiche improntate alla civiltà e al confronto, d'altronde, se ne sono già viste molte in questa vicenda.
Non sono servite ad alcunché. Così come non è servita l'ultima iniziativa della Regione Piemonte che, sotto l'égida della sua battagliera assessore Elena Chiorino, ha organizzato e fatto diffondere una video-conferenza con i sindacalisti per prendere posizione sull'argomento. Infine anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando (Pd), tirato in ballo in prima persona dal sindacato e dalle autorità regionali, sembra aver fatto orecchia da mercante. Adesso la definitiva mazzata per i 398 lavoratori ex-Embraco, che davvero pare mettere la parola fine ad ogni speranza per il futuro.