Proteste senza scontri

Bloccati i No Tav in città a Torino per contestare la Lamorgese

I manifestanti hanno espresso la loro contrarietà alla militarizzazione della Val Susa. La posizione dell'Unione Montana (che fiancheggia la protesta).

Bloccati i No Tav in città a Torino per contestare la Lamorgese
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La visita a Torino della ministra Luciana Lamorgese non ha lasciato indifferenti i No Tav della Val di Susa che sono scesi in città a Torino per far sentire la propria voce.

L'occupazione della valle

I "protestanti" lamentano l'occupazione della valle da parte di Polizia e Carabinieri che spesso usano le maniere forti per disperdere i manifestanti. Dall'altra parte, sono innegabili i raid (anche ben riusciti dal punto di vista logistico e militare) dei No Tav che solo la scorsa settimana erano riusciti a bruciare un blindato "Lince" dell'Esercito all'interno del cantiere presidiato. Sia come sia, precedenti a parte, ieri la Lamorgese si è espressa anche sulle recenti violenze in Val di Susa:

"Prediligo un approccio moderato, quello che la nostra Polizia ha sempre avuto, volto a ristabilire i princìpi della democrazia: ad atteggiamenti aggressivi la risposta deve essere sensata, giusta. Non certo violenta".

Da parte loro i No Tav avevano organizzato un presidio simbolico per contestare la titolare del Viminale, ma non sono stati fatti avvicinare. Una serie di cordoni e picchetti di poliziotti in tenuta anti-sommossa ha impedito ai manifestanti di giungere  in Prefettura.

Montanari teste dure

Così la pagina ufficiale su Facebook del movimento:

"La gente di montagna ha la testa dura e così, nonostante numerosi tentativi di intimidazione, i No Tav sono riusciti a raggiungere il centro di Torino praticamente blindato per far sentire la loro voce (...). I violenti non sono i No Tav ma le forze dell’ordine che da anni hanno letteralmente invaso la valle mettendo in atto una disastrosa militarizzazione. (...) Si evidenzia ancora la spaccatura tra le amministrazioni valsusine, da sempre attente ai bisogni dei propri cittadini e alla difesa della propria terra, e la politica di chi, dall'alto di comode poltrone, tenta goffamente di governare la Valsusa ma non si pone mai davvero nelle condizioni di ascoltare o interpellare le istituzioni locali. (...) Noi, montanari testardi e dal cuore forte, non ci muoveremo di un passo e continueremo a difendere la nostra valle finché sarà necessario".

Infine, i Comuni dell'Unione montana Valle Susa avevano già diramato in tempi non sospetti un comunicato ufficiale in cui (fra l'altro) si leggeva a firma del presidente Pacifico Banchieri:

"Le istanze del territorio spesso sono inascoltate e finiscono per tramutarsi in sentimenti di insoddisfazione nei confronti del Governo. (...) Le istituzioni locali non vengono coinvolte e questo non fa che aumentare le distanze fra lo Stato e il territorio su cui l'opera dovrebbe essere realizzata".

Fra l'altro le foto della manifestazione di ieri lunedì 9 agosto 2021 mostrano tutto fuorché pericolosi no-global o facinorosi ultrà di estrema sinistra (alcune immagini nella gallery qui sotto). Si vedono persone normali, anche anziani, dissentire pacificamente in totale tranquillità.

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Questo dunque lo stato dell'arte per quanto riguarda la visita della Lamorgese ieri a Torino sul versante No Tav.

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