Levata di scudi

Anziani legati nelle Rsa: anche le associazioni di categoria replicano al difensore civico

Dopo la segnalazione ufficiale, già l'assessore Icardi aveva replicato invitando a non generalizzare.

Anziani legati nelle Rsa: anche le associazioni di categoria replicano al difensore civico
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Tiene banco la vicenda degli anziani legati nelle case di riposo (o Rsa come va di moda chiamarle ultimamente). Dopo la preoccupante notizia circolata ieri, l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi ha preso posizione.

L'invito a non generalizzare

Invitando a non generalizzare. Così Icardi in replica al Difensore civico regionale che in aula consiliare aveva denunciato illeciti commessi ai danni degli ospiti nelle Rsa.:

"Il trattamento terapeutico nelle Rsa è un tema molto delicato, che non può e non deve prestarsi a generalizzazioni, né tantomeno a  strumentalizzazioni di nessun tipo. Siamo di fronte a situazioni che vanno attentamente analizzate caso per caso. Quando si ritiene che le terapie abbiano violato diritti fondamentali della persona, occorre rivolgersi alla Magistratura, la quale ha dimostrato di saper intervenire efficacemente, come dimostra l’esito di numerosi procedimenti giudiziari scaturiti da specifiche denunce. L’attenzione ai temi etici e della dignità della persona, è assicurata con indubbia sensibilità dall’assessore al Welfare Chiara Caucino, da sempre attivamente impegnata sul fronte sociale".

Una posizione condivisa anche dal Tavolo delle associazioni che si occupano di assistenza nelle strutture sanitarie piemontesi.

Le associazioni di categoria

Fanno parte di questa realtà le seguenti sigle: Agespi Piemonte, Api Sanità, Confapi Sanità, Confindustria Sanità, Federsolidarietà, Confcooperative, Legacoopsociali, Agci Solidarietà e Ansdipp.​​ Questo il loro comunicato congiunto:

"La descrizione della situazione nelle Rsa non può sottostare a facili generalizzazioni che facciano risaltare solo alcuni aspetti dell’assistenza rivolta agli ospiti anziani e fragili presenti nelle strutture. (...)  In tema di trattamenti terapeutici, dalle dichiarazioni fatte dal difensore civico del Piemonte emerge una descrizione caratterizzata da una grande generalizzazione, quando invece i trattamenti terapeutici e le relative contenzioni adottate nelle Rsa sono da queste sempre affrontate come questioni delicate che non si possono prestare a generalizzazioni".

Le associazioni che compongono il Tavolo sottolineano poi che le quasi 800 strutture accreditate in Piemonte sono soggette a continui controlli di Commissioni di vigilanza, Nas e altre istituzioni. Dalle verifiche svolte mai sono emerse situazioni con pazienti legati al letto con le lenzuola. A tal proposito, il Tavolo ricorda che chiunque abbia le prove di illeciti così gravi è tenuto immediatamente a darne segnalazione alle autorità competenti (come del resto ha fatto il Difensore civico ufficialmente in aula, ndr). Infine, la condivisibile conclusione sulla vicenda degli anziani legati nelle Rsa: "Chi lega i pazienti al letto commette un reato, e basta".

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