Disturbi mentali

Uccide i genitori a Torino: Daniele stava male. Una tragedia annunciata?

Il giovane che ha accoltellato a morte i genitori soffriva da tempo di disturbi mentali.

Uccide i genitori a Torino: Daniele stava male. Una tragedia annunciata?
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Una tragedia annunciata? Ma soprattutto era possibile evitare quel tragico epilogo?

Uccide i genitori: stava male da tempo

Una terribile notizia di cronaca ha sconvolto il Paese: un giovane - trovato a vagare in stato confusionale dai Carabinieri nella notte per le strade di Collegno, nell’hinterland torinese con le mani ancora sporche di sangue - ha confessato di aver ucciso i propri genitori nella sua casa di Torino, quartiere Mirafiori, poche ore prima. Gli inquirenti stanno mettendo insieme i pezzi del puzzle, emergono così le testimonianze di vicini e conoscenti che confermano lo stato di profondo disagio psicologico in cui il 30enne Daniele Ferrero versava.

Chiuso in casa da anni

Molti adducono lo stato di autoisolamento che il giovane si era imposto al trauma derivato da una rapina subita, in seguito alla quale si sarebbe segregato. Daniele era andato a vivere da solo a Torino nel 2010, i genitori andavano ad aiutarlo nelle faccende domestiche e con la spesa tutti i giorni. Una situazione di profondo disagio che si protraeva da anni. Pare che la madre avesse chiesto anche un sostegno ai servizi sociali per il figlio.

Corpi vegliati

Ferrero ha confessato il duplice omicidio, raccontando che dopo il massacro avrebbe vegliato i cadaveri. In tarda serata ha preso l’auto della madre e ha cominciato a vagare, finché è stato fermato dai carabinieri.

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