Marrone-Magliano: il botta e risposta tra l'assessore e consigliere sulle case occupate di via Aosta
Mancherebbe un vero progetto di restituzione dei 136 (ma potrebbero essere molti di più) appartamenti abusivamente occupati sul territorio.
L’assessore per i Rapporti con il Consiglio regionale Maurizio Marrone per conto dell’assessore alle Politiche della Famiglia, dei Bambini e della Casa Chiara Caucino, ha dovuto rispondere all’interrogazione presentata dal consigliere Silvio Magliano (Moderati) sulla situazione degli appartamenti occupati e degli accampamenti improvvisati, delle aggressioni e del degrado quotidiano.
La risposta di Marrone
Maurizio Marrone ha voluto precisare come il problema dell’occupazione abusiva di alloggi di edilizia sociale sia ben presente a tutti i soggetti aventi competenze in materia, compresa la situazione degli immobili di via Aosta a Torino. Nel corso degli anni la Regione Piemonte ha costantemente monitorato il fenomeno dell’occupazione degli alloggi gestiti dalle Atc che non ha mai raggiunto livelli numerici considerevoli rispetto alle altre Regioni italiane.
L'assessore Marrone ha voluto precisare cosa è stato fatto concretamente fino ad oggi
Come atti concreti segnaliamo il nostro emendamento al "Ddl nomadi" che prevede di esplicitare meglio con una legge regionale la previsione del decreto legislativo 30/2007 che consente l’allontanamento coattivo dal territorio dello Stato in caso di "minaccia concreta effettiva e grave ad un diritto fondamentale". Sarà così possibile punire i nomadi che occupano abusivamente case popolari con l’espulsione dall’Italia, anche quando si tratti di cittadini comunitari come, ad esempio, i rom rumeni. Oggi inoltre, si è aperto il Bando Autorecupero, con circa 50 alloggi sfitti bisognosi di manutenzione che potranno essere assegnati tempestivamente a chi ne ha diritto, prima di essere ingiustamente occupati da abusivi.
La situazione di via Aosta 37
Nella sua interrogazione, Silvio Magliano ha rilevato che in via Aosta 37 a Torino ci sarebbero “numerose unità immobiliari Atc già indebitamente occupate e altri alloggi vuoti ma a rischio di probabile futura occupazione abusiva”. Tutto ciò in un contesto di “forte degrado e di costante disturbo della quiete pubblica da parte di soggetti che abitualmente stazionano con auto e caravan nelle pertinenze degli immobili”.
L’assessore ha ricordato che l’attuale crisi economica ha determinato un incremento del numero di alloggi occupati, soprattutto nel capoluogo piemontese e nell’area torinese e per tale ragione nello scorso mese di maggio si è costituito presso la Prefettura di Torino un tavolo interistituzionale dedicato all’analisi del fenomeno e delle misure necessarie per contrastarlo.
Vi partecipano la Prefettura di Torino, la Regione Piemonte, la Città di Torino, la Questura, il Comando dei carabinieri, la Polizia municipale e l’Agenzia territoriale per la casa mentre si sta predisponendo uno specifico protocollo d’intesa.
Per quanto di competenza della Regione l’apporto al tavolo è soprattutto di verifica delle eventuali possibili modifiche a livello normativo e regolamentare.
L'insoddisfazione di Magliano
Per Magliano che ha portato il tema sia in Consiglio Comunale sia in quello Regionale con due interpellanze la non risposta ricevuta a Palazzo Civico dalla Sindaca Appendino e la replica dell'Assessore Marrone non sono accettabili. Da parte della Giunta Regionale mancherebbe infatti una risposta puntuale e un cronoprogramma relativo alla restituzione dei 136 (il dato è probabilmente sottostimato) appartamenti abusivamente occupati sul territorio.
Chi occupa abusivamente un appartamento sta negando il diritto alla casa a chi, invece, ne avrebbe titolo. Le persone in attesa di una casa sono migliaia. Al netto delle limitazioni oggettive imposte dall'emergenza COVID, preoccupa la totale assenza di prospettiva e progettualità sul tema delle case popolari da liberare dagli occupanti senza titolo: in quanto tempo e secondo quale progetto intendiamo risolvere il problema? Non è dato sapere. La Regione siede al Tavolo della Sicurezza, come peraltro anche ATC. "Sgomberi" e "Recupero delle case popolari occupate" restano vuoti slogan, ai quali non segue un'azione politica. I dati percentuali sono in allarmante crescita. I Moderati continueranno a impegnarsi sul tema, i cittadini ad attendere risposte.
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