"Non siamo stati noi"

Volantini anti ebrei: nel mirino il circolo "Aliud"

Gli attivisti di destra si chiamano fuori da quella che definiscono una provocazione

Volantini anti ebrei: nel mirino il circolo "Aliud"
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Volantini anti ebrei appiccicati sulle pietre d'inciampo dedicate alle vittime della deportazione. Il circolo identitario di destra "Aliud" si chiama fuori e denuncia la pesante provocazione. Secondo i ragazzi di destra, qualcuno avrebbe staccato alcuni adesivi da lampioni o cassette per poi riposizionarli a mo' di provocazione.

Un luogo simbolo

I due volantini anti ebrei con la scritta «Difendi Torino – per la rivoluzione» sono stati appiccicati in un luogo simbolo: tra le due pietre d’inciampo dedicate a Franco Tedeschi e a Virginia Montalcini. Si tratta di due studenti di religione ebraica espulsi dal liceo  nel 1938, all’emanazione delle leggi razziali. Il preside della scuola intitolata a Massimo d'Azeglio, Franco Francavilla, non si è fatto sfuggire l'occasione per stigmatizzare:

«Mettendo quegli adesivi - dichiara - si è voluto sfidare il significato delle pietre d’inciampo e i valori che sono alla base della storia di questa scuola che è un luogo simbolo».

La versione identitaria

A nessuno, di prim'acchito, è venuto in mente che potesse trattarsi di una provocazione perpetrata addirittura ai danni di chi quei volantini li ha stampati e affissi (altrove). Questa è infatti esattamente la versione degli aderenti al circolo identitario: qualcuno ha appiccicato i nostri volantini per incolparci. Ecco i concetti espressi in un comunicato dal gruppo di estrema destra:

"Respingiamo con forza l'accaduto e prendiamo fermamente le distanze da chiunque abbia commesso una simile stupidaggine. Per l'ennesima volta, al D'Azeglio, va in scena un teatrino grottesco: dopo i nostri volantinaggi delle scorse settimane, in cui i nostri esponenti sono stati minacciati pubblicamente, oggi cercano di gettare fango sulla nostra organizzazione".

Nessuna intimidazione

Gli attivisti del circolo identitario Aliud, lungi dal rivendicare un atto così vigliacco, rilanciano e si sentono vittime di una trappola:

"Qualche buontempone, evidentemente, deve aver staccato alcuni nostri adesivi dai pali intorno la scuola per collocarli volutamente sulle pietre d'inciampo delle vittime dell'Olocausto. In questo modo sperano di infangare la nostra associazione e svilire il lavoro degli oltre trenta rappresentanti degli studenti che aderiscono ad Aliud. Non ci faremo intimidire da quest'ennesima vigliaccata e continueremo le nostre attività".

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