No Tav, torna libera l'attivista Dana Lauriola: "Fa girare la testa questa libertà"
Era stata condannata per una manifestazione sulla A32, quando venne bloccato il casello ed alcuni automobilisti passarono senza pagare il pedaggio.
Dana Lauriola, portavoce del movimento No Tav, arrestata nel settembre 2020 per una condanna definitiva a due anni, ha finito di scontare la pena e torna libera.
No Tav, torna libera l'attivista Dana Lauriola
E’ tornata libera la portavoce del movimento No Tav Dana Lauriola. Era stata arrestata nel settembre del 2020 per scontare una condanna definitiva a due anni. Dopo sette mesi di carcere il Tribunale di Sorveglianza le aveva concesso la detenzione domiciliare.
Il post sui social
Ad annunciarlo è stata la stessa Lauriola con un post sui social.
"Rieducata. L’ultimo atto di questa grande beffa, giudizio improprio come quelli precedenti. Serve questa valutazione per chiudere la partita, a quanto pare. Giustificare la punizione, le stagioni rubate, gli abbracci negati, la solitudine forzata lunga giorni mesi anni. Rieducata, da chi, perché. Ero pericolosa e irrecuperabile, hanno scritto che per questo sarei dovuta andare in carcere, e ora sono rieducata. Sulla base di cosa? Com'è una donna rieducata. Spiegatemelo. Ne voglio conoscere altre come me, rieducate, e capire cosa ci accumuna. Avrebbero dovuto scrivere che la vendetta è conclusa. Vediamo cosa resta di te, nemica del Sistema. Avrei apprezzato di più, sarebbe stato più onesto non pensate?
Ed ora libera. Torno libera. Di uscire, di respirare, di guardare i lunghi orizzonti, di sentire l’odore dell’erba. Di alzarmi e decidere cosa fare, di prepararmi per andare a letto e poi cambiare idea ed uscire. Andare al pub. Citofonare ad un amico. Rivedere le persone che amo, che nel frattempo hanno avuto figli, vissuto lutti, qualche ruga in più. Complici, nel dolore provocato da questa separazione, ma col cuore pieno di felicità perché la vita ci permette ancora una volta di stringerci forte. Che grande fortuna.
E fa girare la testa questa libertà, così desiderata in questo lungo tempo ed ora così maestosa e potente. La rabbia per il tempo negato fa scendere qualche lacrima, grida vendetta.
Sarà una rinascita lenta, lo so. Io sono così. Ho bisogno del tempo e di riscoprire, e riscoprirmi passo dopo passo. Rinasco forte dell’amore e del sostegno che mi avete dato. Grazie, di tutto".
La condanna
Dana Lauriola era stata condannata per una manifestazione del marzo 2012 sull'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, quando venne bloccato il casello ed alcuni automobilisti passarono senza pagare il pedaggio. Dopo sette mesi di carcere al “Lorusso e Cutugno” di Torino il Tribunale di sorveglianza aveva concesso la detenzione domiciliare.