Presentata la "Foresta condivisa" il super-parco che ingloberà 53 Comuni
Una vasta area di circa 200 chilometri per salvaguardare l'ambiente e le risorse naturali. Spiega le finalità del progetto l'assessore regionale Carosso.
Presentato ufficialmente il progetto "Foresta condivisa" il grande parco sovracomunale che coinvolge ben 53 Comuni per un'ampiezza di 200 km fra Torino, Vercelli e Alessandria.
L'idea, del tutto condivisibile e che va nella direzione della salvaguardia ambientale, è riprendere e consolidare gli interventi di riqualificazione avviati negli ultimi 30 anni lungo la fascia fluviale del Po. L’ambizioso obiettivo è di giungere a 1,5 milioni di nuovi alberi e arbusti, uno per ciascun abitante dei Comuni attraversati.
La “Foresta” è stata definita condivisa proprio perché chiunque può contribuire a realizzarla, diventandone partner a partire dalle istituzioni fino al semplice cittadino, dalle aziende agricole, alle imprese private, alle associazioni: al progetto hanno già contribuito diversi soggetti privati, inizialmente per il tramite della società AzzeroCO2, attraverso la quale tanti donatori hanno dato il loro contributo.
Chiunque può diventare protagonista con il proprio apporto, non importa quanto sia grande il contributo: per dare vita a un nuovo albero bastano anche solo 20 euro, che corrispondono a una nuova piccola pianta e ai 10 m2 di terreno che la circondano e che le permetteranno di crescere e di essere curata per garantirne l’attecchimento.
La Foresta condivisa del Po piemontese è una... "creatura" che darà sempre maggiori benefici a tutta la comunità. Dal canto suo l’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese dedicherà ogni attenzione alla sua espansione: con i fondi raccolti non solo metterà a dimora nuove piante, ma le curerà e acquisterà nuovi terreni per farla crescere e favorire così il suo pieno rigoglio. Così l'assessore della Regione Piemonte Fabio Carosso:
"In questo periodo in cui è ormai accertato che il riscaldamento globale provoca effetti devastanti e che è necessario intervenire prontamente con azioni puntuali per contrastare questi effetti, l’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, in accordo con la Regione Piemonte, ha avviato un progetto di messa a dimora di alberi finalizzato all’assorbimento di gas serra principali responsabili dei cambiamenti climatici. La Foresta condivisa del Po piemontese ha già ricoperto circa 500 ettari di territorio e costituisce una vera e propria fabbrica produttrice di ossigeno e di assorbimento di gas serra. Obiettivo primario è ora quello di sviluppare il progetto facendolo crescere coinvolgendo altri soggetti".
Il parco della "Foresta condivisa" si estende per circa 200 chilometri, interessando i Comuni della fascia del Po da Casalgrasso a Isola Sant’Antonio.
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