Sfruttamento e inganno: ragazza disabile costretta a prostituirsi
La Procura della Repubblica ha indagato un meccanico incensurato con la pesantissima accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione; al vaglio anche la circonvenzione di incapace.
Una terribile storia di sfruttamento e inganno culminata nel sopruso della prostituzione obbligata, una vicenda di depravazione che sconfina nella cronaca nera e coinvolge perfino una ragazza disabile psichica.
Imputato un meccanico
Un meccanico piemontese di 26 anni, incensurato, ha costretto la ragazza (con problemi psicologici) a prostituirsi per ricavarne denaro, ma è stato scoperto e arrestato dalla Polizia Municipale. Pesantissime le accuse: favoreggiamento, induzione e sfruttamento della prostituzione (reati puniti dal Codice Penale con il carcere fino a sei anni più multa fino a 10.000 euro). Al vaglio degli inquirenti anche la circonvenzione di incapace (tre anni di carcere più 2.000 euro di multa). L'imputato ora è nei guai: secondo le ricostruzione della Magistratura avrebbe costretto una giovane disabile psichica, conosciuta sul web e alla quale aveva chiesto di essere la sua fidanzata, a prostituirsi attraverso annunci online.
Una posizione complicata
Anche la madre della ragazza, una donna di 50 anni, sarebbe stata costretta a prostituirsi. Il pubblico ministero che procede è Antonella Barbera e la vicenda dovrà ora passare dal vaglio processuale, ma stando alle indiscrezioni pare che la posizione dell'indagato sia molto complicata. Da valutare soprattutto gli argomenti usati dal 26enne per "convincere" le due donne, un dettaglio sul quale senza dubbio farà leva la difesa per tentare di ammorbidire la posizione dell'imputato. Staremo a vedere comunque come si evolverà questa scabrosa vicenda di sfruttamento e inganno che ha portato alla prostituzione della ragazza disabile.
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