Corso Francia

Spacciatore guardingo arrestato nonostante le notevoli precauzioni

Le sue attenzioni maniacali per evitare i controlli e la messaggistica cancellata non sono bastate: assicurato alla Giustizia un 24enne.

Spacciatore guardingo arrestato nonostante le notevoli precauzioni
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Arrestato spacciatore molto guardingo, ma la sua ansiosa ossessione di essere sotto controllo non l'ha salvato dalle manette. Nonostante i sotterfugi ideati per sfuggire alle Forze dell'Ordine, infatti, è stato comunque preso dalla Polizia.

Le chat telefoniche

L’indagine è partita dai riscontri emersi da alcune chat telefoniche: gli indizi raccolti dagli investigatori hanno condotto ad un appartamento di Corso Francia utilizzato da un 24enne (di cui non vengono rese note le generalità). Il giovane è un soggetto noto nei quartieri San Donato e San Paolo per rifornire di quantitativi rilevanti di stupefacenti i suoi coetanei. Questi ultimi dovevano recarsi sotto casa sua, dopo averlo contattato prima utilizzando esclusivamente applicazioni di messaggistica istantanea con cancellazione del testo pre-determinata. Una volta sotto casa, il pusher  verificava guardando dalla finestra che l’acquirente fosse da solo e soltanto allora apriva il portone dello stabile. Pertanto, anticipando le sue mosse, i poliziotti hanno fatto ingresso nello stabile individuato con l’intenzione di attendere l’inquilino sospetto, ma non si sapeva in quale appartamento. Attorno alle 21.45, un soggetto corrispondente al sospettato faceva ingresso nel palazzo e prendeva l’ascensore, fermandosi ad un piano alto.

"Io non abito qui"

Qui veniva fermato dagli agenti  e, nonostante avesse in mano un mazzo di chiavi per aprire la porta dell’alloggio di fronte, negava di abitare lì. La perquisizione dell’alloggio portava al rinvenimento di diversi contenitori trasparenti contenenti marijuana ed hashish, complessivamente oltre 100 grammi, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. I poliziotti appuravano che il giovane aveva a disposizione due smartphone.  Uno di essi veniva utilizzato per fornire connessione all’altro (come hot spot) in modo tale da non essere intercettato quando utilizzava la rete per comunicare in merito alla compravendita dello stupefacente. Il giovane spacciatore, molto guardingo per la verità, è stato comunque arrestato per detenzione  ai fini di spaccio.

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