Maserati di Grugliasco: lavoratori in picchetto, sciopero contro il trasloco a Mirafiori
Sindacati sul piede di guerra: "Per noi è un'altra mazzata; qui chiudono uno stabilimento altro che storie!". Il nodo delle sovrapposizioni.
Presidio di sciopero con picchetto allo stabilimento Maserati di Grugliasco: i lavoratori discutono preoccupati per il loro futuro.
Non va "tutto bene"
Altro che va tutto bene, altro che ottima iniziativa imprenditoriale, qui ci sono mille persone che temono di poter rischiare il proprio posto di lavoro! La manifestazione sindacale muove dalla preoccupazione di dover fare i conti un domani con tagli occupazionali.
Troppe cose non tornano, secondo i sindacalisti, e non ci sarebbe un piano industriale affidabile a lungo termine. Così Ugo Bolognesi, della Cgil:
"E' evidente che siamo contrari a questa operazione. Lo stabilimento di Grugliasco è un gioiellino, completamente rimodernato otto anni fa: è qui che bisognava rimanere e fare investimenti. Qui come a Mirafiori. E poi, cosa andiamo a fare là? A fare ore di cassintegrazione? I volumi produttivi non ci consentirebbero di lavorare a orario completo. Qui abbiamo a che fare con una multinazionale straniera, dobbiamo ormai mettercelo bene in testa. Il Governo deve capirlo prima possibile, il Ministero del Lavoro deve intervenire. Impedire le delocalizzazioni dev'essere una priorità".
Nessun esubero ma...
Le preoccupazioni sindacali vertono anche su un altro punto, sempre relativo al trasferimento da Grugliasco a Mirafiori. L'accoppiata Elkann/Tavares ha già giurato che non ci saranno esuberi e quindi neppure uno solo dei 1.100 lavoratori rischia il posto. Ma nel prossimo futuro? Nei mesi a seguire? Così Edi Lazzi della Fiom:
"Questa è per noi l'ennesima mazzata. Non ci sono esuberi? Intanto, di fatto, chiudono uno stabilimento... C'è il problema, non affrontato per ora, delle sovrapposizioni. Quanti dei lavoratori trasferiti da Grugliasco a Mirafiori vedranno la loro posizione sovrapporsi a quella di altri colleghi già in loco? Serviranno quindi dei cambi di mansione? Concordati e incentivati oppure imposti? E poi, per chiudere la discussione sulla possibile gigafactory o su Italvolt: non c'è nulla di concreto, questo dev'essere chiaro. Al momento sono solo ipotesi e nessuno è in grado di assicurare che questi insediamenti ci saranno davvero".
Pendolari e fornitori
Infine, da non sottovalutare anche il problema del pendolarismo. Chi lavora oggi nello stabilimento di Grugliasco non abita per forza a Grugliasco: c'è gente che arriva da qualche chilometro di distanza. Il trasferimento a Mirafiori (lontano 12 chilometri) rappresenta comunque un disagio in termini di tempo e una spesa in termini di carburante / spostamenti. Anche la vasta platea dei fornitori avrebbe forse da avanzare perplessità o dubbi sulla resa. Insomma, un bel dire dai vari pulpiti incravattati che tutto va bene... ascoltare le ragioni degli operai, spesso, è un'altra cosa.
Questa dunque la notizia relativa allo sciopero con picchetto alla Maserati di Grugliasco.
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