"Ingannò i giudici": Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri, ancora nei guai
L'atto di accusa è stato inviato dal pm Gianfranco Colace a lui e ad altri otto indagati dell'inchiesta.
Il primo cittadino di Moncalieri, Paolo Montagna, ha di nuovo guai giudiziari. Gli è stato notificato, infatti, un nuovo avviso di chiusura indagini per non aver svolto la cosiddetta "map" (messa alla prova) che aveva chiesto per evitare un processo in cui era indagato di accessi abusivi al sistema informatico della polizia.
L'atto di accusa
Come detto c'è un nuovo atto di accusa. Quest'ultimo, che è stato inviato dal pm, Gianfranco Colace a lui e ad altri otto indagati, ricalca le contestazioni già emerse ma sono state raccolte nuove prove.
Il motivo? Aver dichiarato di aver trascorso ore e ore a fare volontariato presso l'associazione "Amici del Malato" dell'ospedale Molinette e poi al Servizio Trasmissioni della protezione civile del suo Comune. Lui però non ci sarebbe mai andato in quanto era in giro per la sua città a fare campagna elettorale.
L'accusa viene contestata anche a Ugolina Crepaldi e Sergio Gaiotti, attuale vice direttrice e presidente dell'associazione Amici del Malato.
Ad essere sotto la lente d'ingrandimento del Palazzo di Giustizia, c'è anche Anna De Luca, presidente dell'associazione Protezione civile Gruppo trasmissioni convenzionata con il tribunale di Torino e di Asti per effettuare i lavori di pubblica utilità. Il pm, in questo caso, le contesta che la "map" attestata non era in realtà mai iniziata.
Vertici dell'associazioni sotto la lente della magistratura
Nei guai oltre al sindaco, erano finiti anche i vertici di quelle associazioni che lui stesso aveva "utilizzato" per la messa in prova.
Si è aggiunta ora l'accusa di aver "indotto in errore" il gip, Giulio Corato, facendogli pronunciare la sentenza di estinzione del reato "ideologicamente falsa in quanto emessa sul presupposto di un esito positivo della messa alla prova falsamente attestata".