Architetto ucciso dai ladri, il racconto della moglie: "Mi hanno detto torna su e stai zitta"
Procedono a ritmo serrato le indagini, non si esclude nemmeno che i malviventi siano scappati a bordo di un veicolo guidato da un terzo complice.
All'inizio Laura, moglie e amore di Roberto dai tempi dell'università, non aveva capito che i due ladri avessero esploso un colpo d'arma da fuoco. Ha pensato che il marito fosse stato vittima di un malore, determinato dalla situazione di stress estremo. Ha chiamato i soccorsi in preda al panico, nel frattempo l'architetto 49enne stava già agonizzando. Non c'è foro d'uscita, inizialmente nemmeno i sanitari del 118 che alle 4 del mattino arrivano in via del Campetto 33 e provano a rianimare l'uomo si accorgono. Niente da fare per il professionista che è già spirato. A raccontare gli ultimi drammatici attimi di vita di Roberto Mottura è la moglie: si evince come il compagno non abbia esitato ad affrontare i malviventi per difendere la sua famiglia.
Ucciso dai ladri: il racconto della moglie
La casa dei Mottura fa parte di un complesso residenziale adagiato sulle colline di Piossasco. Antifurto e inferriate al piano terra sono un'assicurazione per tutelare chi ha scelto di vivere in una zona fuori mano, a una ventina di chilometri dalla Mole. Almeno così credevano. E' la notte tra l'8 e il 9 giugno, Roberto dorme nella sua casa con la moglie Laura e il figlio 13enne. E' la donna, anch'essa architetto, la prima a svegliarsi quando l'allarme scatta, scende al primo piano e incrocia due figure nel buio. "Torna su e stai zitta", le dice uno dei due. Lei pensa subito al figlio al piano superiore e obbedisce, correndo a proteggerlo. Il marito, invece, si precipita già per le scale e affronta i due malviventi: viene ferito a morte, un colpo al basso ventre che gli sarà fatale. I due, nel frattempo si dileguano.
Il colpo non si è sentito
Probabilmente anche a causa dell'allarme azionato la moglie non ode il colpo, quando vede il compagno a terra chiama subito i soccorsi e suppone si tratti di un malore. La donna non è riuscita a vedere i due ladri in volto, entrati e poi fuggiti da una finestra, ma spiega che parlavano in italiano.
Le indagini
Procedono a ritmo serrato le indagini, non si esclude nemmeno che i malviventi siano scappati a bordo di un veicolo - un'Audi A3 di colore blu - guidato da un terzo complice. Si cerca anche l'arma, probabilmente una calibro 22.