Adesso è ufficiale: Damilano candidato sindaco del centrodestra
La coalizione conferma l'imprenditore e presenta il logo ufficiale della lista "Torino Bellissima". Sull'altro fronte la sinistra sembra più frammentata.
Damilano non si tocca: l'avevano già detto agli aficionados i vip della Lega due settimane fa, ma correttezza verso gli alleati imponeva di andarci coi piedi di piombo.
Ascoltare le diverse opinioni
Accettare la discussione, promuovere il dibattito, ascoltare le diverse opinioni: con queste tre carte da giocare si sono seduti all'ultimo tavolo i dirigenti del centrodestra per la scelta dei candidati sindaco nelle grandi città. Ed hanno partorito: Damilano, prestigiosa espressione dell'imprenditoria civica piemontese, non si tocca dunque e sarà l'uomo nuovo della coalizione.
Una coalizione unita: Lega con Fratelli d'Italia e Forza Italia più le varie liste che vorranno appoggiare la scelta. Presentato anche il logo ufficiale (la lista si chiama Torino Bellissima) che a questo punto diventa il faro per illuminare le proposte da sottoporre alla scelta degli elettori torinesi. Così il candidato sindaco Paolo Damilano, ufficializzato da Matteo Salvini:
"Oggi è una giornata molto importante, perché l’adesione dei partiti di centrodestra al progetto civico di Torino Bellissima è un segnale ulteriore che siamo sulla strada giusta. La strada della condivisione di una terapia d’urto per fare ripartire la città, per ricostruirla dopo questa guerra. Dovremo lavorare tutti insieme per riportare Torino all’altezza di sé, della sua storia e dei talenti della sua straordinaria comunità. L’unità e la squadra sono un elemento fondamentale per la ricostruzione, bisognerà agire in fretta e più siamo meglio possiamo farlo. Da oggi siamo ancora più concentrati sull’obiettivo di rendere di nuovo Torino bellissima".
La sinistra è frammentata
Per quanto riguarda il resto del panorama politico alle prossime elezioni Amministrative, non ci sono grandi certezze. Se ne può parlare / scrivere senza timore per il momento, visto che non è ancora in vigore la famigerata par condicio. Quindi. Il M5S non ricandida la sindaca uscente Chiara Appendino e dovrà cercarsi un nome sostitutivo (difficilmente i grillini riusciranno a bissare il clamoroso exploit che li portò a vincere nel 2016) da proporre al proprio elettorato. Con il resto del centrosinistra non c'è grande feeling: Pd e grillini si appoggeranno a vicenda solo in caso di ballottaggio, ma al primo turno vanno divisi e separati (come concorrenti rivali insomma).
D'altronde le varie anime della sinistra non sono ancora riuscite a partorire un nominativo unitario e si affideranno alle solite primarie così da far scegliere il popolo. Attualmente sono in pista tre nomi: il piddino Stefano Lo Russo, il radicale ecologista Igor Boni, Enzo Lavolta (che sembra il favorito al momento) e il civico consigliere comunale Francesco Tresso. Le elezioni per il rinnovo del sindaco e del Consiglio metropolitano sono in programma per la prima decade di ottobre.