Verso le elezioni

L'unica donna candidata si ritira dalle primarie del centrosinistra, grana nel Pd

Gianna Pentenero ha detto no. Fra i "dem" si sfidano Lo Russo e Lavolta. Gli elettori potranno votare il 12 e 13 giugno.

L'unica donna candidata si ritira dalle primarie del centrosinistra, grana nel Pd
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Grane in vista per la coalizione di centrosinistra: l'unica candidata donna alle primarie per scegliere il candidato sindaco si ritira. Ci saranno quindi solo uomini a sfidarsi. Una bella doccia fredda per i tanti proclami di parità e quote rosa che da anni scuote le interiora del Pd.

Il forfait più inatteso

Proprio dai "dem" arriva il forfait più inatteso: Gianna Pentenero, nata a Chivasso nel 1964, ha detto no grazie. Non se la sente di partecipare alla pre-sfida elettorale con gli altri candidati della coalizione. Il perché è presto detto, e si tratta di una motivazione del tutto comprensibile: la ex-sindaco di Casalborgone ha chiesto alla segreteria piddina di giungere a una sintesi. Ovvero: il Pd proponga un candidato, gli altri partiti un candidato e il popolo delle primarie deciderà chi sia degno di sfidare gli avversari alle elezioni. Invece, evidentemente, dalla segreteria del partito nessuno ha condiviso questa richiesta e si è lasciata un po' libertà di scelta. Così il Pd riuscirà a dividere il proprio fronte anche alle primarie: da una parte Enzo Lavolta (vicino all'area di Piero Fassino) che vorrebbe un'alleanza con i M5S già al primo turno; dall'altra Stefano Lo Russo che invece sarebbe il nome ufficiale del partito a Torino.

Gli altri rivali di area

Insieme a loro due, che si contenderanno il primato anche interno al partito di appartenenza oltre che nei confronti dei "rivali di area", ci sono altri pretendenti. Ad esempio Francesco Tresso, ingegnere ed espressione della lista civica Per Torino. Oppure Igor Boni, radicale e ambientalista.

Resta da vedere se l'ala più sinistra della coalizione, quella che fa riferimento a Sinistra Italiana per intendersi, deciderà pure di scendere nell'agòne con un suo nome. Idem con patate per quanto concerne invece l'area centrista, con i Moderati che pure potrebbero proporre qualcuno. Insomma, al momento alle primarie del centrosinistra (in programma per il 12 e 13 giugno) potrebbero esserci fino a sei candidati: due del Pd in competizione fra loro, un civico, un radical-ambientalista, uno della sinistra militante e uno dei centristi-moderati. Un bel rebus che rischia di indebolire soprattutto i seguaci di Enrico Letta. Nessuna donna alle primarie del centrosinistra, dunque, almeno per ora.

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