Video conferenza in Regione sull'ex-Embraco: "Il ministro Orlando si dia una mossa"
La Chiorino: "Inps e Ministero del Lavoro non si parlano, è un bel problema per la cassintegrazione". Dare la sveglia al ministro Orlando.
Video conferenza stampa in Regione Piemonte per fare il punto sulla situazione dei 398 lavoratori ex-Embraco che rischiano il posto. Siamo agli sgoccioli, ormai: il 22 luglio finisce la cassintegrazione e il curatore fallimentare ha già detto di non avere risorse per continuare con gli ammortizzatori sociali. A nulla sono serviti incontri, vertici, telefonate, summit fra le parti: sindacalisti e politici regionali si stano dannando l'anima ma sembra proprio che la vicenda non trovi soluzione.
La battagliera Elena Chiorino
E allora, proprio per mettere a terra lo stato dell'arte ad oggi, l'assessora regionale Elena Chiorino ha convocato questa riunione a distanza. Così la battagliera esponente della Giunta Cirio:
"L'Italia è la seconda manifattura e la settima potenza industriale mondiale, com'è possibile che un settore produttivo di questo livello non sia considerato strategico? Noi siamo sempre più convinti che il progetto Italcomp sia strategico e si possa realizzare. L'abbiamo detto al Ministero del Lavoro e anche alle banche, che dovrebbero assicurare credito alle imprese. (...) Purtroppo dobbiamo notare che il Ministero del lavoro e l'Inps hanno posizioni diverse e contrastanti. Lo abbiamo ribadito questa settimana al ministro Orlando in due lettere, di cui l'ultima molto esplicita: serve un incontro fra Ministero del Lavoro e Inps per stabilire le modalità di accesso alla cassintegrazione. (...) Come Regione ci siam mossi per poter avere tutti gli strumenti relativi. Ieri al Senato si è svolto un question-time per il ministro del Lavoro, che però non si espone più di tanto... Ripeto: non possiamo avere un Ministero che dice una cosa e un Inps che ne dice un'altra sullo stesso argomento. E' inaccettabile! Il ministro deve intervenire con azioni risolutive in tempi brevi, brevissimi".
I sindacalisti e le multinazionali
E' stata quindi la volta dei sindacalisti Vito Benevento, Arcangelo Montemarano e Ugo Bolognesi (dopo un problema tecnico che ha impedito al primo in scaletta la messa in onda). Così i rappresentanti dei lavoratori:
"Inps e Ministero del Lavoro non si parlano, e questo è un bel problema. Altro che mercato libero, altro che concorrenza... I monopòli finanziari ci sono eccome! Basta guardare come si muovono le multinazionali. Cosa fa l'antitrust? Le multinazionali fanno gruppo e si accordano fra loro come sta accadendo per il polo italiano dei compressori. Nidec compra Embraco per un miliardo di dollari, quindi significa che il settore interessa molto ed è redditizio. Però dal piano industriale resta fuori lo stabilimento italiano. (...) Chissà come mai. Forse Italcomp, il polo italiano dei compressori, non piace alle multinazionali; ma se ne facciano una ragione! Belluno (la Wanbao-Acc di Mel, ndr) a giugno chiude, il Governo italiano fa gli interessi dei lavoratori italiani o quelli delle multinazionali? Ci chiediamo quali siano le priorità per questo Governo. (...) Siamo ancora qui a discutere se si possa o meno fare cassintegrazione. Invece di remare tutti dalla stessa parte, i vari enti danno interpretazioni opposte. Non portare avanti il progetto Italcomp sarebbe un omicidio. Basta chiacchiere! Basta riunioni e proiezione di slide! Subito atti formali per salvare i nostri lavoratori!".
Il pallino nelle mani di Orlando (Pd)
Questi i punti salienti della video conferenza in Regione sulla vicenda ex-Embraco. Insomma, a torta finita sembra proprio che il pallino sia ora nelle mani del ministro Andrea Orlando (Pd) che si spera agisca un po' di più nei prossimi giorni. Intanto, a Belluno, per quanto riguarda la "gemella" Wanbao-Acc si è spesa in prima persona l'assesora regionale al lavoro Elena Donazzan (Fratelli d'Italia) che ha commentato la notizia del possibile acquirente dello stabilimento:
"La Regione Veneto intende perseguire la strada per Italcomp, il progetto italiano per la produzione dei compressori. L'interessamento dei giorni scorsi da parte del maggior produttore al mondo dimostra che Acc è un’azienda appetibile per la propria capacità produttiva e qualità del prodotto”.