Reati sessuali online e hacker: il 2020 anno nero
Reati in forte aumento, la Polizia Postale al lavoro per sgominare bande di pedofili e fermare le truffe sul web
Reati sessuali, truffe e diffamazioni corrono sempre più online. Il report della Polizia Postale di Torino per l'anno appena conclusosi traccia un quadro a dir poco allarmante: nel 2020 c'è stato un forte incremento dei crimini informatici soprattutto a sfondo sessuale. Per di più, si tratta spesso di pedofilia e pedo-pornografia (anche a danno di bambini piccolissimi).
Pedopornografia: il peggio del peggio
Basti citare l'operazione “50 community” condotta dalla Polizia Postale di Torino nei confronti di ben 50 indagati ed inerente la diffusione / produzione di materiale di pornografia minorile. Quattro gli arrestati in flagranza di reato per possesso di ingente quantità di materiale pedopornografico. L’operazione ha coinvolto tutto il territorio nazionale ed ha impegnato nelle operazioni di perquisizione 24 Sezioni della Polizia Postale. I pedofili spedivano il materiale su piattaforme di messaggistica istantanea: si andava da semplici foto di nudo a terribili scene di sadismo e violenze sessuali anche a danno di bambini sotto i 5 anni! Roba da vomitare. Eppure c'è gente che si organizza e fa queste cose. La Polizia ha proceduto al sequestro di oltre 100 fra foto o video e 215.000 di giga di materiale pedo-pornografico conservato anche su spazi di archiviazione cloud.
Poi ci sono anche gli "hacker"
Non solo reati sessuali online, però. Ci sono anche gli hacker. Quelle fantomatiche figure di "geni" informatici votati al crimine però, in grado di entrare nei sistemi altrui rubando soldi o dati e informazioni. Sul territorio piemontese sono stati denunciati 286 casi di reati riconducibili a tecniche di hacking; tra questi 181 denunce per accessi abusivo, 20 per diffusione di virus informatici e 85 per furto di identità digitale. In questo modo sono state frodate 48 aziende, per un ammontare complessivo di oltre 25 milioni di euro di profitti illegali, dei quali quasi 15 milioni sono stati già recuperati. La Polizia Postale ha complessivamente identificato ed indagato ben 674 persone di cui 24 arrestate; nel 2019 furono indagate 531 persone di cui 8 arrestate: molte di più quest'anno dunque.
Importante educare e informare
Nello specifico si evidenzia la campagna educativa itinerante della Polizia Postale “Una Vita da Social”, grazie alla quale sino ad oggi sono stati incontrati oltre 2 milioni di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 220.000 genitori, 125.000 insegnanti per un totale di 18.500 Istituti scolastici e 350 città raggiunte in tutta Italia. L'importante è capire che il web è un magma di tanti, forse troppi, fattori collegati: ci sono cose buone e cose rischiose. La tecnologia va bene se usata nel modo giusto: sveltisce le dinamiche lavorative e aiuta nei rapporti interpersonali oltre a proporre nuove modalità di gestione. Purtroppo c'è chi se ne approfitta e usa in modo delinquenziale le innumerevoli opportunità offerte da Internet.
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