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Perquisizione in Comune a Torino: assessorato al Commercio sotto indagine per corruzione ai Mercati Ittico e Centrale

Tra gli indagati l'imprenditore Umberto Montano e la dirigente comunale Paola Virano, l'ipotesi di reato sono turbativa d'asta e corruzione

Perquisizione in Comune a Torino: assessorato al Commercio sotto indagine per corruzione ai Mercati Ittico e Centrale
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Assessorato al Commercio del Comune di Torino sotto la lente degli agenti della Squadra Mobile e della Sezione investigativa di Torino: è questo lo sviluppo dell’inchiesta del procuratore aggiunto Enrica Gabetta e del pubblico ministero Giovanni Caspani che deriva dalle indagini sui Mercatini di Natale e Cioccolatò.

Gli indagati

Il tema questa volta sono il Mercato Centrale di Torino e il futuro Mercato Ittico. Dalle intercettazioni sarebbero emerse trattative per manipolare il bando di gara di 2 milioni e 600 mila euro, per la concessione e la ristrutturazione del mercato del pesce, chiuso dal 2021.

Tra gli indagati la dirigente dell'assessorato comunale al commercio Paola Virano e Umberto Montano, patron di Mercato Centrale.

Paola Virano dirigente dell'assessorato comunale al commercio

 

Umberto Montano, Presidente Mercato Centrale

L'ipotesi accusatoria

Secondo l'ipotesi accusatoria il bando per il mercato ittico, del valore di due milioni e 600 mila euro, annunciato da Palazzo Civico nell’estate del 2023  vede la gara andare più volte deserta, secondo la Procura per permettere agli aspiranti aggiudicatori di avere il tempo per depositare la cauzione provvisoria pari al 10 per cento del valore della base d’asta, mediante fidejussione bancaria.
Per questa vicenda la dirigente Paola Virano è accusata di turbativa d'asta. A oggi il bando è ancora aperto, chiuderà il 4 novembre, con base d’asta ribassata a un milione e 880mila euro.

Per quanto riguarda il Mercato Centrale l'ipotesi è corruzione per la trattativa avviata tra maggio e giugno di quest'anno per concedere a Montano la rateizzazione di un debito e un risparmio di un milione di euro sul canone di concessione. Ipotesi in attesa di conferma ed è per questo che ci sono state perquisizioni in assessorato.

L’avvocato Roberto Capra, difensore di Paola Virano ha dichiarato che la sua assistita è serena e sicura che gli accertamenti della Procura  dimostreranno la correttezza delle sue condotte.

 

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