Si poteva evitare

"Follia il blocco del traffico causa smog in zona rossa"

Da oggi, martedì 17 novembre 2020, torna nella Città metropolitana di Torino lo stop ai diesel fino all'Euro 5.

"Follia il blocco del traffico causa smog in zona rossa"
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Da oggi, martedì 17 novembre 2020, torna nella Città metropolitana di Torino il blocco del traffico. La qualità dell'aria è peggiorata, lo smog ha raggiunto il livello arancione e quindi stop ai diesel fino all'Euro 5. Tradotto: i possessori di tutti questi mezzi saranno costretti ad assembrare ulteriormente in mezzi pubblici: non esattamente un colpo di genio, in piena zona rossa.

Blocco del traffico nella città metropolitana di Torino

E infatti in molti hanno sottolineato il paradosso, partendo in particolare da una considerazione: l'incidenza che i veicoli bloccati hanno sul totale, ma anche più in generale del traffico veicolare rispetto al riscaldamento domestico e alle attività produttive. Insomma, quest'anno con l'emergenza Covid in corso francamente si poteva evitare.

In piena zona rossa si poteva evitare

Lo sostiene fra gli altri la consigliera torinese Federica Scanderebech, che nell'assurdità del provvedimento ha chiesto almeno di "salvare" medici, paramedici e infermieri, per i quali la congiuntura attuale già non è particolarmente rosea:

FOLLIA IN PIENA PANDEMIA BLOCCARE IL TRAFFICO DELLE AUTO. SIA ESONERATO ALMENO IL PERSONALE SANITARIO

Siamo zona rossa da giorni, è evidente che non ci sia tutta questa grande circolazione di auto, a conseguenza di ciò è ancora più evidente il fatto che non sia il trasporto privato a incidere sui pm.
Dire che sarebbe follia bloccare le auto ora è dir poco, almeno e dico almeno venga esonerato dal blocco tutto il personale sanitario e il circuito che si sta adoperando per la nostra salute e per uscire dalla pandemia che stiamo passando. Sono pronta a intraprendere qualsiasi strada affinchè questa scellerata decisione non colpisca la città di Torino, già troppo in ginocchio. Presenterò oggi stesso una mozione per esonerare almeno il personale sanitario.

Anche la Regione condivide

Anche la Regione Piemonte, a guida centrodestra, condivide questa posizione dell'esponente civica (ex-Pd). Così l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati: “Assurdo un blocco del traffico in mezzo a un lockdown: da un mese sollecitiamo una deroga al Ministro Costa”.

Da domani (martedì 17 novembre) e fino a giovedì compreso, quando ci sarà la nuova valutazione, problemi a Torino e altri 26 Comuni del Piemonte. La misura straordinaria scatta dopo 4 giorni di superamento del valore di Pm10 (polveri sottili), fissato a 50 microgrammi per metro cubo. Coinvolta Torino ma anche un bel po' di Comuni dell'hinterland e della provincia. Ecco quali: Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro, Settimo, Venaria, Caselle, Chivasso, Leinì, Mappano, Pianezza, Volpiano e  Chieri. Dunque fermi, tutti i giorni festivi compresi, dalle 8.30 alle 18.30, gli autoveicoli fino ad Euro 5 diesel (e veicoli a benzina Euro 1 solo per i comuni della Città Metropolitana).

"Obbedisco ma dissento"

La Regione Piemonte segue le direttive di blocco ma sollecita da circa un mese un incontro al Ministro Costa. Quindi Marnati affianca la Scanderebech in questa battaglia che unisce Consiglio comunale di Torino e Giunta regionale:

"In un periodo di lockdown - sono sempre parole dell'assessore - e con i trasporti al 50% una misura di questo tipo non solo è assurda, ma rischia di generare nuovamente un sovraccarico del trasporto pubblico. Sappiamo che è questo uno degli ambiti più a rischio di generare contagio. Non potendo usare la macchina per andare a lavorare, i cittadini soprattutto nelle grandi città si riverseranno sui mezzi pubblici. Si crea ulteriore disagio in una situazione già difficile ed emergenziale. Ma da sola la Regione Piemonte non può derogare”.

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