Donna di 41 anni si getta dalla finestra: due i casi in pochi giorni
Conferma dagli psichiatri: il trend è in aumento. Mai come ora bisogna aiutare chi ha fragilità.
Dopo il caso dell'anziano che si è gettato dal balcone in via Michele Coppini sabato 7 novembre, oggi è stata una donna di 41 anni a porre fine alla propria vita gettandosi dalla finestra.
Morta sul colpo
E' successo in un palazzo di via San Donato 49 nel pomeriggio di oggi, lunedì 9 novembre 2020.
Sul posto sono intervenute numerose squadre dei vigili del fuoco e pattuglie della polizia, oltre ad alcune ambulanze del 118, ma ogni ipotesi di soccorso si è rivelata inutile.
Due casi a distanza di un paio di giorni
Un anziano e una donna di 41 anni: due identità di cui si sa pochissimo, ma accomunate dallo stesso tragico destino nei giorni grigi del lockdown, quelli dove il sole dietro alle finestre può far male, quelli dove chi è più fragile di altri combatte più di una battaglia in un isolamento reso ancora più esasperato e dove chi è già solo è ancora più solo. E anche il balcone, simbolo per mesi di una "libertà condizionata", palcoscenico e salotto en plein air per tanti, accomuna questi due casi diventando un trampolino per fuggire da una vita che non è più vita.
Trend in aumento?
Una domanda sorge spontanea: ci dobbiamo aspettare di trovare sempre più casi di questo tipo? L'anziano che ha paura di uscire di casa e allora decide di farla finita, imprenditori che chiudono le attività e non hanno più una ragione di vita, soggetti mentalmente fragili che non vedono più una via di fuga. Già nei mesi scorsi le cronache erano sature di storie come queste e dati alla mano il trend sembra galoppare, lo dicono gli stessi psichiatri: da marzo a oggi in Italia si sono registrati 71 suicidi e 46 tentativi di suicidio che si ritiene siano connessi in maniera diretta o indiretta al Coronavirus.
Nessuno è solo
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