DIETRO LE QUINTE

Sul palco con Mika: "Vi racconto il mio Eurovision dal vivo"

"E' stato molto bello rivedere la mia città rifiorire come un prato in primavera".

Sul palco con Mika: "Vi racconto il mio Eurovision dal vivo"
Pubblicato:
Aggiornato:

L'Eurovision Song Contest che si è appena concluso qui all'ombra della Mole Antonelliana è stato, come hanno riportato tutti i media, un grande successo. Ha (ri)portato in città un'atmosfera che non si vedeva da tantissimo tempo.

Gli ultimi due anni di pandemia hanno letteralmente spento gli animi delle persone ma non la voglia di ricominciare. Già le ATP Finals che si sono tenute sempre al Pala Alpitour lo scorso novembre, avevano dato un piccolo assaggio della ripartenza, nonostante ci sia stato e c'è tutt'ora ancora nello sfondo l'incognita del covid.

L'atmosfera dentro il Pala Alpitour

Dal nostro inviato Ottavio Currà

Nei camerini, in sala trucco, sul palco e nei corridoi del Pala Alpitour si respirava un'atmosfera unica, accenti e lingue diverse che si sono intrecciate per settimane. Durante le prove ho visto tantissime persone leggere copioni, montare scenografie, spostare telecamere proprio come accade negli studi televisivi.

Nulla era ed è stato lasciato al caso dal trucco al parrucco, dalle luci ai vestiti indossati dagli artisti in gara. Soltanto chi, come me, ha vissuto l'Eurovision dal vivo può davvero rendersi conto del tantissimo lavoro che c'è dietro questo grande ed importante evento musicale trasmesso in tutta Europa.

Eurovision

La sera del Gran Finale

Il Gran Finale è stato qualcosa di davvero indescrivibile. Nonostante i protocolli di sicurezza siano stati molto rigidi, complice anche l'attenzione internazionale, i momenti che ho vissuto sono stati molto belli, entusiasmanti, unici. Parlare faccia a faccia cantanti famosi come Laura Pausini e Mika, bisogna proprio dirlo, fa un certo effetto.

Eurovision

Il momento più emozionante in assoluto è stato l'annuncio della vittoria dell'Ucraina: bandiere che sventolavano, urla di gioia, delegazioni in lacrime.

Non era del tutto inaspettata la sua vittoria: sia studio e sia il pubblico a casa mi ha dato sin da subito l'impressione che fosse già in parte convinto dalla prima serata che il paese vincitore di questa edizione potesse essere proprio il paese di Zelensky.

Da corista ho percepito, lo ammetto, anche un po' di amarezza. Ho sentito persone che speravano nella vittoria dell'Inghilterra e altri nella Svezia dato che le rispettive canzoni e cantanti sono piaciuti molto al grande pubblico.

Inutile dire che mi piacerebbe rivedere sotto la Mole Antonelliana l'Eurovision Song Contest o un evento simile per veder rifiorire, ancora una volta, la mia città natale che ha tanto bisogno di vivere momenti di gioia, divertimento, spensieratezza come quello appena trascorso.

Torino ha dimostrato, anche in questa occasione, che quando si apre come un fiore al passar della luce del sole, può dare tanto a sé stessa e agli altri. Ad maiora Torino!

IMG-20220514-WA0002
Foto 1 di 3
IMG-20220515-WA0036
Foto 2 di 3
IMG-20220514-WA0078
Foto 3 di 3

 

Seguici sui nostri canali