TORINO

Presentato al TFF il 'nuclear now' di Oliver Stone

Stone: "Ho fatto questo film semplicemente perché penso che il tema dell'energia, dell'aumento dei consumi e della ricerca di una soluzione che vada bene per il pianeta"

Presentato al TFF il 'nuclear now' di Oliver Stone
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"Ho fatto questo film semplicemente perché penso che il tema dell'energia, dell'aumento dei consumi e della ricerca di una soluzione che vada bene per il pianeta e che combatta anche la povertà delle persone, sia il tema più importante per il futuro del mondo e dei nostri figli. E per cercare di spiegare la verità sull'energia nucleare che è la fonte energetica meno dannosa e più economica possibile".

Con queste parole il premio Oscar Oliver Stone ha raccontato ai giornalisti il suo ultimo film, il documentario 'Nuclear Now', presentato ieri, 1 dicembre 2023, nel programma dell'ultimo giorno del 41/o Torino Film Festival.

Il film verrà portato a Bologna e Roma nelle prossime settimane, mentre il prossimo 6 dicembre passerà su La7.

Un film dai contorni politici

Stone, fa ancora una volta, un film dai contorni politici, su un tema molto discusso in passato.

"E' un film politico perché riguarda il governo del mondo - dice Stone - un mondo che chiede sempre più energia e nel quale è difficile comunicare la verità".

Stone se la prende quindi con chi 'nasconde' questa verità, anche pensando di fare il bene del mondo come Greenpeace, i tanti ambientalisti come Jane Fonda, "che si prestano a fare il gioco del sistema", e anche i paesi dichiaratamente No nucleare come la Germania che ha distrutto i suoi impianti e investe sulle rinnovabili.

"Non dico no alle rinnovabili - dice Stone - ma non arriveranno mai a coprire il fabbisogno. Sotto i nostri piedi, gli atomi di uranio della crosta terrestre contengono un'energia concentrata molto meno rischiosa di altro. Si parla tanto di Cernobyl e degli incidenti degli impianti nucleari, ma si tace sugli incidenti legati ai combustibili fossili, per non dire dell'inquinamento e del coinvolgimento di queste nel cambiamento climatico".

Secondo Stone bisogna fare anche in fretta. L'aumento di energia nel mondo è esponenziale anche da parte di Paesi una volta meno energivori, come India, Africa, Bangladesh, India e ovviamente Cina. La Russia, secondo Stone "ha una visione più collettiva e complessivamente più attenta alle esigenze dei cittadini di Stati Uniti e Europa e sta investendo sul nucleare".

"Ma questo non è un tema di destra o sinistra - conclude il regista - Occidente o Oriente, ma di sopravvivenza".

Il film è stato iniziato prima della guerra in Ucraina e riporta anche un viaggio di Stone in Russia presso l'azienda pubblica Rosatom attiva nel settore dell'energia nucleare e che raggruppa oltre 400 imprese locali.

"Con questo film - dice il produttore esecutivo Stefano Buono, fondatore di Newcleo - Stone vuole parlare al mondo. Sta già pensando ad un sequel sulla situazione in Europa. Negli Stati Uniti forse il problema è anche meno urgente e meno sentito che in Europa".

La proiezione del film al TFF, avviene a poche ore dalle dichiarazioni dal "no secco al deposito delle scorie radioattive" a Trino Vercellese, da parte del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Le sue parole:

“Il Piemonte, e in particolare la provincia di Vercelli, la loro parte in tema di scorie nucleari l’hanno già fatta. Non pensiamo quindi che si possa ipotizzare un nuovo deposito nella nostra regione. La Regione peraltro ha già tecnicamente documentato al ministero che su tutto il territorio piemontese non esistono aree idonee".

Chi è William Oliver Stone

William Oliver Stone è nato in America, più precisamente a New York, il 15 settembre 1946 ed è uno dei regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense più conosciuti al mondo.

Ha diretto venti pellicole, tra le quali le più note sono Platoon, Wall Street, Nato il quattro luglio, JFK - Un caso ancora aperto, Assassini nati, Gli intrighi del potere, Alexander, The Doors e Ogni maledetta domenica. Ha vinto, per 2 volte, l'Oscar al miglior regista per Platoon e Nato il quattro luglio e una volta l'Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per Fuga di mezzanotte.

 

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