Festival di Sanremo, il piemontese Rosa Chemical al 9° posto in classifica (nonostante) le polemiche
Amadeus: “Non sono d’accordo con le critiche, ma il pezzo di Rosa Chemical magari diventerà quello preferito dai suoi figli e dopo tutto questo lo ballerà anche lei"
L'unico piemontese in gara, in questa nuova edizione di Sanremo 2023, è il rapper di Alpignano, Rosa Chemical. Nella seconda puntata del Festival si è posizionato 9° in classifica, con il suo brano "Made in Italy", una canzone che, come descritta da lui stesso, parla di sesso, libertà, uguaglianza, OnlyFans e amore in tutti i sensi secondo una visione genderless. Sia il testo che il suo look hanno fatto discutere non poco il grande pubblico e la politica.
La polemica politica
Prima dell'inizio del Festival della Canzone Italiana, una parlamentare di Fratelli d'Italia, Maddalena Morgante, aveva sollevato la questione sull'aspetto di Rosa Chemical e sul messaggio che trasmette al pubblico che lo guarda attraverso il mezzo televisivo.
Le parole della parlamentare:
"Onorevoli colleghi, resta sconcerto la notizia riportato da alcuni organi di stampa che, Manuel Franco Rocati in arte Rosa Chemical, in gara al prossimo Festival di Sanremo porterà, come da lui stesso affermato (e chiedo sin da subito scusa per i termini che utilizzerò): il sesso, l’amore poligamo e i porno su Onlyfans.
La rivoluzione fluida era già nota da tempo al Teatro Ariston, ma trasformare il Festival di Sanremo, un appuntamento che ogni anno tiene incollato lo schermo famiglie e bambini, emblema della tribù tradizionale convenzionale, nell'appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno. Nonostante viviamo nell'era dei social network, la televisione rimane il principale canale d'informazione per i cittadini e i maggiori fruitori del mezzo televisivo, rimangono i minori e le famiglie che diventano la fascia di riferimento principale per la creazione di programmi. Il Festival della canzone italiana, rischia di diventare l'ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida. Temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d'Italia contrasta.
E' inaccettabile che tutto questo possa avvenire, non soltanto sulla Tv di Stato, che troppo spesso dimentica il ruolo di pubblico servizio. Non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la televisione per una serata di famiglia. E' innegabile Presidente che la rassegna più importante del nostro Paese, sia un enorme vincolo culturale ma anche politico e sociale.
Come lo stesso mondo della musica sia un palcoscenico per raccontare e descrivere la società e le sue dinamiche attuali. Questo suo ruolo però (e mi dispiace davvero dirlo) ormai da tempo, e soprattutto in quest'ultime edizioni, si è trasformato in una vera propria propaganda a senso unico. Un vero condensato della peggiore ideologia che mina e che vuole minare l'identità dell'uomo e della donna e alla dissacrazione, in modo del tutto irrispettoso dei più importanti simboli religiosi. Questo per noi, per quanto ci riguarda, non è accettabile. Auspichiamo pertanto, signor Presidente, che che ci sia un ripensamento. Grazie Presidente".
Amadeus, schierandosi dalla parte del rapper torinese, in conferenza stampa ha risposto così:
“Non sono d’accordo con le critiche, ma il pezzo di Rosa Chemical magari diventerà quello preferito dai suoi figli e dopo tutto questo lo ballerà anche lei. I moralisti mi fanno sempre un po' paura. Ci vuole educazione, non recare un danno all'altro. Ma ai bambini va spiegato che una persona è diversa dall'altra, che esiste un uomo che ama un uomo, e una donna che ama una donna. L'amore non deve essere etichettato e questo va portato ovunque: nel lavoro, in televisione, nel mondo spettacolo, col massimo rispetto per tutti. I bambini non si sconvolgono, l'importante è che non si sconvolgano i genitori, perché tu sei in grado di spiegare un messaggio se prima sei in grado di capirlo”.
In seguito, Rosa Chemical ha voluto ringraziare Amadeus per il suo intervento, prima di salire sul palco:
“Ci tenevo prima d’iniziare a ringraziarti per le bellissime parole che hai speso su tutta la vicissitudine. Grazie veramente”.
"Vivo" il brano di Levante
Vivo” il brano che quest’anno Levante (Claudia Lagona) ha portato sul palco di Sanremo, non è passato inosservato. Ha, infatti, toccato un tema delicato e importante: quello della depressione post partum.
"Vivo è il racconto di un momento buio per me, il post parto. Oscillando tra stati d’animo costantemente opposti, ho desiderato ritrovare un equilibrio nonostante la depressione. Al centro del brano c’è l’ambizione di riprendere possesso della propria vita, in un elenco serrato di desideri che raggiunge il culmine in un grido liberatorio carico di tensione vitale".
La vita e la sua prima uscita pubblica sul palco
Levante è arrivata per la prima volta sul palco di Sanremo nel 2020. Da allora ha lasciato il segno e un'impronta chiara di sé stessa nei confronti del pubblico a casa e dei suoi fans.
La sua vita e la sua arte sono state influenzate dalla morte del padre causata da un tumore e avvenuta quando era ancora una bambina.
Visualizza questo post su Instagram