Juventus

Vlahovic insegue Ronaldo e Higuan con il gol ritrovato in Champions

Il serbo ha ricucito lo strappo con il popolo bianconero dopo i fischi dell'estate adesso ha riconquistato i cuori dei tifosi.

Vlahovic insegue Ronaldo e Higuan con il gol ritrovato in Champions

Vlahovic insegue Ronaldo e Higuan con il gol ritrovato in Champions contro lo Sporting Club di Lisbona

Vlahovic insegue

La Juventus è un paziente ancora convalescente. Almeno in Europa. Perché se a Madrid, dopo la sconfitta per 1-0 con il Real con in panchina ancora Tudor, l’umore (in prospettiva) nonostante il Ko era buono, lo è ancora di più il giorno dopo il pareggio ottenuto in casa (1-1) contro lo Sporting Club di Lisbona. Certo, Luciano Spalletti per l’esordio all’Allianz e in Champions in bianconero, in cuor suo aveva immaginato un risultato diverso, ma la squadra non è ancora completamente la “sua” squadra. Ci vorrà ancora pazienza. Anche se il tempo stringe e la classifica, in particolare quella in versione “maxi” della Uefa non può più attendere. In particolare dopo la giornata di oggi, mercoledì 5 novembre 2025: la Juventus rischia di scivolare fuori dai playoff, ora è al 23° posto, direttamente nel segmento delle eliminate senza appello.

Volto cattivo

Contro i portoghesi è arrivato il terzo pareggio in quattro partite che lascia sul terreno di gioco segnali positivi: intensità di gioco, atteggiamento, nuove energie che con lo scorrere del tempo fino al 90’ sono, però, venute meno. E il simbolo di tutto questo ha il volto contrito, concentrato e “cattivo” di Dusan Vlahovic. Che oltre ad avere conquistato il nuovo allenatore ha nuovamente ricucito lo strappo estivo con il popolo bianconero. Dai fischi della partitella in famiglia di metà agosto, nel vernissage che un tempo si svolgeva a Villareperosa, agli applausi e i cori che le curve gli dedicano. Dusan Vlahovic ha voglia di Juve, dice Spalletti. I tifosi hanno voglia di lui, testimoniano i cartelli allo stadio. Ora c’è da capire quanto il Club abbia voglia di trattenerlo: richiamerà al tavolo il suo agente per riaprire una trattativa di rinnovo incagliata da quasi un anno? Nel frattempo sta giocando (al massimo) nonostante sia al suo ultimo anno di contratto e sembra aver realmente capito quanto conti la maglia che indossa e lo sta dimostrando con le prestazioni. E con le parole. Così a fine partita dopo l’1-1 con i lusitani.

Parole da leader

“Non siamo contenti del pareggio, potevamo fare di più. Siamo stati tosti, abbiamo giocato meglio di loro, che sono una grande squadra in grado di palleggiare bene. Complimenti ai compagni, speriamo di continuare. Ora dobbiamo pensare a vincere le prossime quattro in Champions”. Ha dichiarato il serbo. E sul futuro (non solo prossimo) aggiunge: “Sì, ne abbiamo parlato con Spalletti. Ma il mio unico pensiero ora è la partita di sabato, che sarà difficile”. E sulla discussione in battibecco in campo con McKennie sottolinea: “Mi dispiace di aver fatto quel gestoma l’ho chiarito subito con lui”. Sintomo non di quel vecchio nervosismo che lo portava spesso ad isolarsi in campo e ne condizionava il rendimento, ma della voglia di vincere e tornare a sorridere con la Juventus.

Derby a rischio

Già allo allo Zini contro la Cremonese, a cui era mancato solo il gol, aveva dato segnali di ripresa e contro lo Sporting è arrivata la conferma con un’altra prova di spessore. Dopo l’inizio choc con i portoghesi che passano in vantaggio e colpiscono subito dopo una clamorosa traversa, sale in cattedra Vlahovic che ha due occasioni chiare, entrambe parate da Rui Silva, riflesso prodigiososul colpo di testa e poi su una conclusione da fuori area. Poi l’esultanza: Thuram in progressione lo pesca in area dove Dusan si trova al posto giusto al momento giusto: e realizza. E negli ultimi 20 anni di Juve, si posiziona al terzo posto di reti fatte (9) dopo 20 partite europee, prima di lui solo Cristiano Ronaldo, con 12, e Gonzalo Higuaín a 10. Non male.
Ora testa al derby della Mole di sabato pomeriggio alle 18 con il popolo bianconero in apprensione per quel fastidio al flessore per il quale ha chiesto il cambio: gli (eventuali) sostituti Jontahan David e Openda, in questo momento, per rendimento, sono distanti anni luce.
Se dovesse dare forfait, non è da escludere una nuova “spallettata” come Teun Koopmeiners braccetto in difesa.