inizia l'avventura!

CAI Eagle Team, al via la spedizione in Patagonia. Tra i 6 alpinisti selezionati c'è anche una torinese

Camilla Reggio (torinese, classe 1996) si avventurerà nella Valle del Cerro Piergiorgio, zona poco frequentata che offre grandi possibilità

CAI Eagle Team, al via la spedizione in Patagonia. Tra i 6 alpinisti selezionati c'è anche una torinese
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Per le due alpiniste e i quattro alpinisti del CAI Eagle Team è iniziata l'avventura, il coronamento di mesi di impegno e passione per raggiungere il sogno di scalare sulle pareti di granito, spettacolari e affascinanti, delle grandi montagne della Patagonia.

In partenza verso la Patagonia

C'è anche una torinese, Camilla Reggio (classe 1996) tra gli alpinisti in arrivo alla cittadina di El Chalten, con lei Alessandra Prato (milanese classe 1995), Marco Cordin (trentino classe 1999), Luca Ducoli (originario di Breno, in provincia di Brescia, classe 2001), Dario Eynard (bergamasco classe 2000) e Giacomo Meliffi (originario di Urbania, in provincia di Pesaro, classe 1996).

 

I ragazzi sono pronti per prendere parte alla spedizione alpinistica promossa e finanziata dal Club alpino italiano sotto la guida di Matteo Della Bordella e i tutor Massimo Faletti, Silvia Loreggian e Luca Schiera.

Foto 1 di 6

Alessandra Prato

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Camilla Reggio

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Dario Eynard

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Giacomo Meliffi

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Luca Ducoli

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Marco Cordin

 

 

 

Matteo Della Bordella spiega perché la Patagonia è la meta ideale per concludere il percorso intrapreso dai giovani alpinisti:

La Patagonia è la conclusione logica del cammino intrapreso dai ragazzi. La Patagonia di oggi, pur presentando una logistica complessa, rappresenta un punto di transizione ideale: più accessibile rispetto a Groenlandia o Himalaya, ma sicuramente un passo avanti rispetto alle Alpi. Per me, poi, queste montagne hanno un valore personale enorme e credo possano aiutare i ragazzi a completare il loro percorso di apprendimento.

Dichiara il Presidente generale del CAI Antonio Montani:

Vedere una nuova generazione di alpinisti, cresciuti in questi ultimi anni all’interno del CAI, affrontare le pareti della Patagonia è motivo di grande orgoglio. È il segno che il lavoro di formazione svolto sta dando i suoi frutti. Auguro a tutto il team buona fortuna: che questa esperienza li arricchisca non solo tecnicamente, ma anche umanamente. Torneranno con nuove competenze, ma soprattutto con gli occhi pieni di meraviglia. Il loro percorso è un esempio per tutti i giovani che sognano l’alpinismo di esplorazione.

Tre cordate su Cerro Torre, Fitz Roy e Cerro Piergiorgio

Il gruppo si dividerà in tre cordate autonome, ciascuna con obiettivi e strategie differenti. Il tutor Faletti si legherà a Meliffi e a Cordin e si concentrerà sulla zona del Cerro Torre.
Loreggian, Prato e Ducoli scaleranno nella zona del Fitz Roy, mentre Della Bordella e Schiera, con Eynard e Reggio, andranno sul Cerro Piergiorgio, dove vorrebbero provare la salita di una via nuova.

Commenta Della Bordella:

La valle del Cerro Piergiorgio è un luogo che conosco poco e proprio per questo mi attrae. È una zona molto meno frequentata rispetto a Cerro Torre e Fitz Roy e ci sono ancora molte possibilità per esplorare e aprire vie nuove su alcune pareti di quella zona. In fondo alla valle c'è poi la spettacolare muraglia del Cerro Piergiorgio, alta quasi mille metri e senza dubbio una delle pareti più belle e difficili della Patagonia. Completare il tentativo di Maurizio Giordani e Luca Maspes su questa parete sarebbe il top del top, ma forse sto sognando ad occhi aperti.

Camilla Reggio a Cerro Piergiorgio

Proprio la torinese Camilla Reggio si avventurerà nella Valle del Cerro Piergiorgio, zona poco frequentata che offre grandi possibilità.

Nata a Torino il 9 luglio 1996, è cresciuta a Baldissero Torinese. 

Dopo aver praticato basket e rugby a livello agonistico, si è laureata in Ingegneria Biomedica al Politecnico di Torino, dove ha anche lavorato part-time. 

La sua passione per la montagna è nata durante gli studi, frequentando corsi di alpinismo e sci alpinismo. Nel 2020 ha concluso la laurea magistrale con una tesi in Islanda.

Attualmente dottoranda in Bioingegneria, è appassionata di arrampicata su roccia e avventure in montagna.

Camilla Reggio

L'amore per queste montagne

Più che i risultati concreti, l'alpinista dei Ragni di Lecco auspica di trasmettere ai ragazzi l’amore per queste montagne:

Se riusciremo a scalare tre volte e i ragazzi si innamoreranno di queste cime, avrò raggiunto il mio obiettivo. Qualsiasi risultato in più sarà solo un bonus.

Il rientro in Italia della spedizione è previsto per domenica 2 marzo 2025.

Un documentario su Focus Tv

La spedizione patagonica dei sei giovani del CAI Eagle Team sarà raccontata in primavera attraverso un documentario realizzato da Mediaset che andrà in onda su Focus Tv, canale 35. Una storia che darà spazio non solo all’avventura alpinistica, ma anche e soprattutto agli aspetti umani di questa esperienza in terra australe.

Supporto tecnico di Ferrino

La spedizione del CAI gode del supporto tecnico di Ferrino, storica azienda italiana fondata a Torino nel 1870, leader nel settore dell’outdoor e dell’alpinismo, che fornirà tende, zaini e attrezzatura da campeggio/bivacco.

Commenta Anna Ferrino, CEO dell’azienda:

Sostenere il CAI Eagle Team nella spedizione in Patagonia è per noi motivo di grande orgoglio. Da sempre Ferrino accompagna i giovani esploratori e alpinisti, credendo nel loro talento e nella loro capacità di spingersi oltre i confini dell’alpinismo italiano e internazionale.
Il CAI Eagle Team è un vero fiore all’occhiello per il nostro Paese, e siamo felici di supportare questo progetto nato dalla collaborazione tra il CAI e il nostro atleta Matteo Della Bordella.

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