Bronzo nell'Arco Ricurvo individuale donne per la piemontese Elisabetta Mijno
La campionessa-medico unisce la sua passione per lo sport e quella per la chirurgia della mano
Arciere e chirurgo della mano al CTO di Torino, Elisabetta Mijno, ha conquistato la medaglia di bronzo con un netto 6-2 alle Paralimpiadi di Parigi.
Vittoria sulla Mongolia
La piemontese è stata protagonista assoluta in giornata con le vittorie agli ottavi sull’australiana Jennings e ai quarti sulla polacca Olszewska, si è arresa di fronte alla cinese Yang Wu in semifinale. Poi però ha battuto per 6-2 Selengee Demberel, portacolori della Mongolia.
Dopo la gara Elisabetta ha dichiarato alla Rai:
”Le medaglie sono sempre una soddisfazione, poi il colore cambia e la differenza c’è, ma non posso dire che sia stata una brutta giornata. Porto a casa delle belle sensazioni, delle belle frecce. E un pubblico fantastico, mai visto prima: è un segnale importante per l’intero movimento. Stasera, però, non dormirò molto. Magari lo farò domani. E giovedì ci sarà l’ultima gara”
Chi è Elisabetta Minjo
Nata nel 1986 a Moncalieri, Elisabetta – o meglio Betta per gli amici – dall’età di cinque anni è costretta in carrozzina a seguito di un incidente stradale.
Ha studiato medicina e chirurgia all'Università degli Studi di Torino e si è specializzata in ortopedia e traumatologia dedicandosi in particolare alla chirurgia della mano. Lavora al CTO di Torino.
La campionessa-medico in passato ha raccontato le sue giornate piene, la sua passione per lo sport e quella per la chirurgia e questa idea di curare le mani, raccontando:
"Se la vogliamo vedere in modo romantico, da piccola avrei voluto aggiustare le mani di mia nonna Carla. Per me era sempre stata una figura molto importante e aveva una brutta artrite reumatoide deformante"
Accanto gli studi, "Betta" si impegna nello sport raggiungendo risultati sempre più importanti.
Entra in nazionale nel 2001 e partecipa per la prima volta ai Giochi paralimpici a Pechino 2008, raggiungendo gli ottavi di finale.
Alle Paralimpiadi del 2012 a Londra vince un argento nella gara individuale, perdendo la finale contro l'iraniana Zahra Nemati.
Alle Paralimpiadi del 2016 di Rio de Janeiro, in coppia con Roberto Airoldi, dopo la sconfitta in semifinale contro l'Iran, vince un bronzo nella competizione a squadre miste, battendo la Mongolia per 5-1.
Ai Giochi paralimpici 2020 vince un argento nella gara a squadre miste open insieme a Stefano Travisani, perdendo la finale contro la coppia russa Barantseva - Tsydorzhiev, e un bronzo nella competizione a squadre femminile open, battendo in finale la Russia dopo lo spareggio.
Partecipa alle Paralimpiadi del 2020 di Tokyo, piazzandosi al secondo posto nel ranking round con 633 punti dietro alla cinese Wu Chunyan, vince l'argento nella gara a squadre miste in coppia con Stefano Travisani,[9] perdendo in finale contro i russi Kirill Smirnov e Margarita Sidorenko.
Nel 2022 gareggia nella Nazionale "normodotati" vincendo il campionato italiano. Nel 2023 partecipa ai Campionati europei paralimpici di Rotterdam, dove, nel ranking round a 72 frecce, stabilisce il nuovo record mondiale con 674 punti.
Alle Paralimpiadi 2024 di Parigi, nel ranking round si classifica al primo posto con 641 punti, passando gli ottavi di finale dell'individuale. Agli ottavi supera l'australiana Amanda Jennings e nei quarti la polacca Milena Olszewska, ma perde in semifinale all'ultima freccia contro la cinese Wu Yang. Nella finale per il terzo posto vince il bronzo battendo l'atleta della Mongolia Selengee Dembler per 6-2.