non tiene conto dei legami

"No al vincolo quinquennale": la rabbia degli insegnanti

Si tratta di una legge imposta che limita gli spostamenti dei docenti, anche in caso di necessità.

"No al vincolo quinquennale": la rabbia degli insegnanti
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Una trentina di insegnanti è scesa in piazza per protestare contro un vincolo che limita gli spostamenti dei docenti, anche in caso di necessità.

Una legge imposta

Il Cub Piemonte sottolinea come il vincolo quinquennale sia una legge imposta post concorsi avviati e assunzioni programmate: ha bloccato tutti gli insegnanti immessi dal 2020 in avanti, senza tenere conto dei legami famigliari, della continuità didattica e del diritto alla mobilità costituzionalmente sancito.

La richiesta alla dirigente dell'assessorato all'Istruzione

Dopo la manifestazione gli insegnanti hanno incontrato una dirigente dell'assessorato all'Istruzione della Regione Piemonte, presieduto Elena Chiorino. La delegazione ha portato alla dirigente dell'assessore una doppia richiesta: l'abrogazione del vincolo quinquennale o, l'assegnazione provvisoria con spostamento di un anno, come già avvenuto in Lombardia.

Il sindacato ha poi evidenziato ancora un ulteriore aspetto: quello che, se il trend dei tagli dovesse essere confermato, porterebbe di riflesso a un blocco della mobilità.

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