Maltrattamenti a scuola, la maestra Prunotto torna ad insegnare dopo essere stata assolta dal tribunale di Torino
Genitori preoccupati, ma la preside rassicura tutti: "Porte aperte e una seconda maestra per vigilare sui suoi comportamenti in classe"
Le accuse contro la maestra Laura Prunotto erano da far accapponare la pelle, molti dei bambini che l'avevano come insegnante erano terrorizzati dai suoi metodi violenti.
Il fatto non sussiste
Un terrore psicologico costante, vissuto tra il 2015 e il 2019 da 21 bambini (dai 6 ai 9 anni), alcuni dei quali con difficoltà conclamate, in due scuole elementari di Torino (la Alvaro-Gobetti di via Pietro Canonica e la Leone Sinigaglia di corso Sebastopoli).
Ma il 12 dicembre del 2024, il Tribunale di Torino ha deciso che il fatto non sussiste. E la maestra, che era già finita sotto inchiesta per due volte una nel 2011 e un’altra nel 2016 per abuso di mezzi di correzione e maltrattamenti (in entrambe le occasioni la Procura aveva archiviato i fascicoli), ha potuto nuovamente tirare un sospiro di sollievo. E adesso è pronta per tornare dietro la cattedra della scuola dove ci sono proprio alcuni degli allievi che nel processo conclusosi a dicembre si erano costituiti parte civile.
Nei loro racconti i particolari erano agghiaccianti: parolacce, minacce, scatti d'ira, pipì negate con la conseguenza di bimbi costretti a farsela addosso e quindi umiliati per questo, punizioni "esemplari", un bimbo sarebbe stato fatto mettere con le braccia distese davanti a sé e le mani che tremavano, quaderni fatti a pezzi perché pieni di errori. Per lei la pm Giulia Rizzo aveva chiesto quattro anni per vessazioni.
Ma la maestra Prunotto, all’ultima udienza, lo scorso novembre, aveva ribadito:
“Questa vicenda è tutta un grande tranello, io sono innocente”.
Un complotto ordito dai bambini, una in particolare, che "faceva il lavaggio del cervello ai compagni", affinché la odiassero. E le maestre? Secondo la Prunotto, erano tutte complici dei bambini, alcune l'avrebbero anche aggredita a parole proprio davanti agli alunni.
Pronta a tornare in aula
Tornerà in aula alla Leone Sinigaglia il 21 gennaio 2025, nonostante i genitori degli iscritti abbiano scritto all'Ufficio scolastico regionale per richiedere il trasferimento della maestra in un'altra scuola.
La preside prova a rassicurare tutti: la maestra potrà insegnare solo a determinate condizioni. Solo materie con poche ore. E con la porta aperta. Non potrà mai stare da sola con i bambini. Sarà sempre affiancata da un’altra docente.
Difficile immaginare che basti questo a ripristinare un clima sereno.