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La protesta degli insegnanti precari: "La nostra vita appesa ad un algoritmo"

Lo sconforto è forte: assegnare a caso cattedre e scuole può rovinare vite e carriere

La protesta degli insegnanti precari: "La nostra vita appesa ad un algoritmo"
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Può un algoritmo sostituirsi alle persone? In molti casi la tecnologia aiuta, in altri (senza supervisione umana) può causare non pochi danni.

Assegnazioni a caso, così lavora l'algoritmo

E' quanto sta accadendo per le nomine dei docenti affidate ad un algoritmo di automazione che sta procedendo non senza errori, anche grossolani.

Così, spiega il CUB Scuole, molti docenti specializzati sul sostegno, nonostante siano inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) sono rimasti senza una cattedra: a nulla sono quindi serviti gli anni di servizio, un anno trascorso tra le sudate carte del percorso d'abilitazione a sostegno ("TFA") e un impegno economico non indifferente.

In una nota stampa il CUB Scuole ribadisce l'assurda situazione che si trovano a vivere gli insegnanti precari:

Il paradosso risulta completo quando l'Ufficio Scolastico Provinciale, comprensibilmente, dichiara che i ritardi e le omissioni nelle sue operazioni sono causati dal fattore umano (carenza di personale), dimostrando chiaramente che le dichiarazioni roboanti sui miracoli della procedura informatizzata sono, come minimo, un po' esagerate.

Come sappiamo bene la tecnologia non può compiere magie, ma solo rendere più veloci alcune operazioni molto semplici e ripetitive.

La sua applicazione cieca genera abusi d'ordine di grandezza molto superiori, grazie alla forza moltiplicativa della macchina.

Per queste ragioni la CUB Scuola Università Ricerca sostiene da sempre la necessità della trasparenza e del ritorno delle assegnazioni delle supplenze in presenza.

Non resta che far sentire la propria voce

Così un paio di giorni fa , lunedì 2 settembre 2024, un gruppo di insegnanti precari si è riunito davanti all'ufficio scolastico regionale di via Coazze a Torino per chiedere che le loro segnalazioni di errori nelle graduatorie spedite via e mail all'inizio di agosto vengano accolte e processate, visto che si tratta di errori che possono causare danni gravissimi per il loro lavoro e la loro vita.

La protesta è scattata dopo che sabato 31 agosto 2024 l'algoritmo ha deciso le prime nomine, assegnando (a caso) gli insegnanti precari a cattedre e scuole, nello sconforto generale. Già, perché qualcuno non è stato neanche convocato (ad alcuni non sono stati conteggiati interi anni di insegnamento), a qualcun altro è stato assegnato un punteggio più basso. Le segnalazioni sono state raccolte, in forma scritta, dai funzionari dell'ufficio relazioni con il pubblico.

Sei un insegnante precario? Raccontaci la tua storia scrivendo a redazione@primatorino.it

 

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