"IL" contro "schwa", ma il post di FdI fa arrabbiare la casa editrice torinese del famoso dizionario
La riforma della scuola voluta dal governo Meloni porta il latino alle medie e la Bibbia alle elementari per rafforzare le radici nazionali
"IL" contro "schwa", ma anche "noi" contro "loro", "destra" contro "sinistra". Comunque la si metta il meme postato da FdI su X non è dei più simpatici.
E dire che l'intento era far sorridere su un argomento serissimo: l'istruzione dei nostri ragazzi a scuola. E con il migliore degli obiettivi, quello di alzare il livello culturale del nostro Paese.
Il latino alle medie
Le nuove indicazioni nazionali impartite dal governo Meloni prevedono un "revival" di alcune materie, ad essere rispolverate sono ad esempio il latino alle medie (ma sembra che sarà solo un'ora facoltativa) e la Bibbia (potrebbe essere già insegnata alle elementari). Un approccio che ha un intento preciso: rafforzare le radici culturali italiane e occidentali, con uno sguardo rivolto alle tradizioni letterarie e storiche.
Ma torniamo al meme di Fratelli d'Italia, il post mette in contrapposizione il famoso dizionario di latino Castiglioni/Mariotti "IL"(Loescher Editore) con il simbolo "schwa" soluzione grafica utilizzata per rendere la lingua italiana più inclusiva e meno legata al predominio maschilista. Una scelta linguistica degli ultimi anni dettata dalla necessità di abolire l'utilizzo del plurale maschile per definire un gruppo misto di persone.
Il riferimento è dunque ad un certo tipo di cultura, valori tradizionali da una parte, valori progressisti (ma poco educativi stando al messaggio del post) dall'altra.
Certamente una provocazione, ma se si pensa a cosa realmente può portare una rivisitazione dei programmi scolastici. Già viene da sorridere di meno.
Meglio sapere le declinazioni a memoria o vivere nel nostro tempo cercando di abbracciare tutte e diversità già da piccoli? E soprattutto perché un aspetto deve prevalere sull'altro? Non è proprio il latino la lingua del neutro (ovvero di ciò che non si può ascrivere?)
Il commento di Loescher Editore
Tirata in ballo dal post è scesa in campo per dire la sua proprio Loescher Editore, storica casa editrice torinese, che ha commentato la questione esprimendo tutta la sua contrarietà:
"Loescher Editore ha sempre evitato le strumentalizzazioni politiche dei suoi prodotti editoriali, concepiti esclusivamente per la scuola e l’educazione», ha scritto la casa editrice sul suo profilo Facebook. Il meme dava il bentornato alla cultura, contrapponendola alla lettera neutra, simbolica dell’inclusività, soprattutto per quanto riguarda le questioni di genere."
Intanto, il meme oggetto della controversia risulta essere stato rimosso dal profilo X di Fratelli d’Italia. Resta da capire meglio in cosa si tradurrà nelle classi, una riforma che prevede uno studio della storia centrato sulle vicende dell’Italia, dell’Europa e dell’America, limitando l’attenzione al contesto occidentale e abbandonando il tradizionale approccio "geostorico".
Insomma, si torna al "noi" e al "loro" del meme, studiando solo il "noi". Un approccio come minimo un po' autoreferenziale.
Alla fine viene proprio da chiederselo, è proprio questa la cultura che vogliamo?
Sì, è proprio questa (almeno ciò vale per me). E' specioso e fuorviante far finta che il simbolo dello schwa sia esclusivamente rappresentativo della famosa "inclusività", mentre chi non lo prende in cosiderazione sarebbe un troglodita. Anche chi parla e scrive correttamente, vale a dire secondo la tradizione canonica, ben può (e deve) essere inclusivo. Non c'entra la grammatica. E l'italiano non prevede il genere neutro, quindi, per favore, scriviamo come dobbiamo...