Lezioni in palestra per assicurare il distanziamento: l'idea che non piace
Studenti senza l'ora di ginnastica e associazioni sportive senza sedi, un danno per tutti.
Settembre si avvicina e a Torino circa la metà delle associazioni sportive potrebbe rimanere senza sede. Questo perché per rispondere alla direttive anti- Covid sul distanziamento sociale, gli istituti scolastici potrebbero aver bisogno di usare le palestre scolastiche come aule sottraendole alle realtà sportive che vi si appoggiavano.
Musei e biblioteche al posto delle palestre
Individuare soluzioni alternative che non danneggino federazioni e studenti che dovrebbero rinunciare all’educazione fisica è la richiesta fatta da Regione, Coni Piemonte e Cip Piemonte in una lettera ai Comuni, ai presidenti di province e al sindaco Chiara Appendino, nella quale si suggerisce che per le attività didattiche siano utilizzati musei e biblioteche ritenuti molto più idonei.
Un danno per tutti
Per l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca e per il presidente regionale del Coni Gianfranco Porqueddu è fondamentale trovare delle alternative per non compromettere nessuno, per la presidente regionale del Cip Silvia Bruno il punto è anche un altro: lo sport deve essere garantito a tutti, soprattutto a chi ha delle disabilità e verrebbe ulteriormente danneggiato dall'impossibilità di accedere alle palestre scolastiche.