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Abusi e molestie a UniTo: le studentesse puntano il dito contro docenti e ricercatori

Sospeso dall'insegnamento un professore di Filosofia

Abusi e molestie a UniTo: le studentesse puntano il dito contro docenti e ricercatori
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Un corteo e un questionario per raccogliere storie di abusi e violenze. Le studentesse di UniTo hanno rotto il silenzio con un'accusa precisa: l'Università di Torino non è un posto sicuro per le donne che siano studentesse, ricercatrici, o docenti.

La manifestazione, guidata dal movimento transfemminista Non una di meno, si è svolta martedì, 6 febbraio 2024, con un corteo che è partito dal campus Einaudi e ha raggiunto il Rettorato di via Po, dove nel cortile si è svolta un'assemblea.

Le denunce

La volontà delle studentesse è quella di creare un osservatorio sulle violenze di genere all'interno delle facoltà perché il fenomeno è quanto mai sentito, come dimostra l'adesione al questionario con il quale sono state raccolte diverse testimonianze di violenze subite, riportate anche al comitato unico di garanzia, organo dell'Università che si dovrebbe occupare delle discriminazioni.

Purtroppo il comitato è rimasto in silenzio, non le studentesse che hanno deciso di autorganizzarsi. Secondo Non una di meno ci sarebbero state vittime di molestie in vari dipartimenti.

Nei guai un professore di filosofia

Dalle parole ai fatti. Un professore di Filosofia è stato sospeso dall’insegnamento per trenta giorni per aver tenuto un comportamento molesto con alcune studentesse.

Come racconta il Corriere, a darne comunicazione è stato il direttore del dipartimento nell’ultima riunione di Filosofia. Il docente è stato punito per aver intrattenuto alcune comunicazioni irrispettose con alcune studentesse che frequentano le sue lezioni, a provarlo ci sarebbero anche foto e video.

Le parole del Rettore

Il Rettore dell'Università di Torino, Stefano Geuna, ha così commentato i gravi episodi denunciati dalle studentesse:

Dentro l’Università, come in ogni altro ambito del nostro vivere civile, non deve trovare spazio alcuna forma di violenza sulle donne. UniTo unisce la sua voce a quella di studentesse e studenti che questa mattina hanno denunciato episodi che non devono più accadere. Tutta la comunità è impegnata da sempre, con atti concreti, nel contrasto a ogni inaccettabile violenza di genere. L’Università deve essere prima di tutto quel baluardo ai diritti capace di costruire e trasmettere una nuova diffusa cultura del rispetto delle differenze. Educare significa cambiare le persone, cambiare le persone significa cambiare la società.

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