Il virus corre veloce

Ricciardi: "In certe aree metropolitane il lockdown va fatto subito"

"Redatto il 6 aprile 2020 un piano teso a rafforzare il sistema, ma doveva essere recepito dalle Regioni. Alcune l'hanno fatto, altre no".

Ricciardi: "In certe aree metropolitane il lockdown va fatto subito"
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Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli ha avanzato ufficialmente la richiesta di un lockdown nazionale "alla luce dei dati, soprattutto quelli sui ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive". Sulla medesima lunghezza d'onda Walter Ricciardi, medico igienista e consulente del ministro della salute Roberto Speranza nell'ambito dell'emergenza legata al Covid-19.

Walter Ricciardi: "la situazione è drammatica"

Ospite di Fabio Fazio nella serata di ieri, 8 novembre 2020, a Che Tempo che Fa, l'esperto ha auspicato che ci si muova con rapidità e sulla base delle evidenze scientifiche. 

"La situazione degli ospedali è drammatica, a volte tragica, e in peggioramento. E' necessario mettere in campo interventi rapidi e lavorare uniti: politica nazionale, regionale, cittadini e professionisti per gestire una tragedia di enorme portata. Una tragedia fatta di persone che non possono essere curate per Covid, per cancro, per malattie cardiovacolari (abbiamo calcolato che dalla primavera scorsa sono aumentate del 10%) e per tante altre patologie. E' un virus che si muove velocemente e non ha bisogno di altre perdite di tempo. Serve una catena di comando e di comunicazione unica. Importante, per esempio, è lo strumento degli 21 indicatori che offre automatismi decisionali basati sull'evidenza scientifica."

"E' un gabinetto di guerra"

Il medico è categorico e sull'importanza di agire in tempi stretti:

"Noi dobbiamo essere rapidi, se introduciamo una misura oggi ne vedremo i frutti tra due settimane, ma siamo certi che i nostri colleghi non potranno curare già da stasera. Abbiamo bisogno di interventi rapidi. In certe aree metropolitane il lockdown va fatto subito. Non si possono vedere nelle piazze, nelle strade o sul lungomare persone assembrate, peraltro senza mascherine. E' un gabinetto di guerra, non si può aspettare più."

Fazio interroga quindi Ricciardi su come il ministro Speranza abbia reagito a questa sua disamina:

"Il ministro la recepisce con la massima serietà e impegno, ma i meccanismi decisionali prevedono anche un confronto con gli altri ministri e con il premier, oltre alla conferenza Stato/Regioni".

Situazione prevedibile, come la storia delle pandemie

Segue una riflessione amara:

"La storia delle pandemie parla chiaro. Le persone si rilassano e il virus risorge con una seconda ondata. Era tutto prevedibile. Lo dice la storia. Infatti era stato redatto il 6 aprile 2020 un piano teso a rafforzare il sistema, ma doveva essere recepito dalle Regioni. Alcune l'hanno fatto, altre no."

Ricciardi si rivolge alla vasta fetta di cittadinanza che ha mostrato senso civico e continua a mostrarlo anche in questa seconda fase, senza dimenticare però il cattivo influsso e le gravi responsabilità dei singoli che hanno ignorato (e continuano a farlo) la verità scientifica.

"I cittadini più responsabili hanno tutto il diritto di arrabbiarsi, mentre quelli irresponsabili sono correi di questa situazione che, con i loro comportamenti di feste e negazionismo, hanno concorso a creare".

I casi decuplicano

"Ora dobbiamo basare le decisioni solo sulle evidenze scientifiche, ma soprattutto essere rapidi. Non è possibile dire "chiudiamo il 7 ottobre" e farlo dopo ben 15 giorni. Quando hai un indice di contagio a 2 significa che i casi decuplicano in 20 giorni. E la verità più incontrovertibile è quella dei morti."

Posizione netta, chiara e supportata dai numeri.

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