Situazione drammatica

Forse non avete idea di cosa sta succedendo in India con il Covid

Caso emblematico: in un reparto ospedaliero un guasto all’impianto che porta ossigeno ha provocato la morte di almeno 22 pazienti.

Forse non avete idea di cosa sta succedendo in India con il Covid
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Riserve di ossigeno in esaurimento, reparti di terapia intensiva al completo da giorni e i forni crematori incapaci di smaltire l'eccesso di cadaveri. I Tg nazionali indiani passano immagini apocalittiche: code interminabili di malati che si accalcano davanti agli ospedali, ormai al collasso. Molti i pazienti che muoiono in casa, senza nemmeno essere riusciti ad accedere ai Pronto soccorso. La situazione in India, dove i contagi da Covid-19 hanno subito un'impennata, è drammatica.

India nella morsa del Covid: sistema sanitario al collasso

La sanità indiana è al collasso, la violenza con cui questa seconda ondata di Covid-19 si è abbattuta sul Paese ha messo in ginocchio il sistema segnando un nuovo primato mondiale: 315.000 nuove infezioni da Covid-19 in un giorno e 2.074 i decessi.

Vanno comunque sempre fatte le debite proporzioni dato che parliamo di un Paese che conta 1,35 miliardi di abitanti, fra i più popolosi al mondo. 

Nuova Delhi deserta

E gli ospedali delle principali metropoli sono al completo, compresi quelli della capitale Nuova Delhi. Non va meglio nemmeno nelle cliniche private: prese d'assalto e congestionate a loro volta. Ammalati in coda fuori dai nosocomi, che respirano grazie alle bombolette d'ossigeno e sperano di essere ammessi in corsia. Il tutto sullo sfondo di città deserte, con la popolazione serrata in casa per via del lockdown.

Molti analisti suggeriscono che le vittime dell'epidemia siano molto più numerose di quelle ufficialmente registrate. 

E l'ossigeno sta per finire: l'amministrazione di Delhi ha chiesto al governo centrale di aumentare la quota stabilita dalla legge; lo stato del Maharashtra lamenta che le 1.250 tonnellate metriche prodotte localmente al giorno non bastano, e chiede che almeno altre 300 arrivino dagli stati confinanti.

Controlli in atto

Il dramma nel dramma

Purtroppo la forte pressione alla quale sono sottoposti i nosocomi indiani, legata anche a problemi di modernizzazione degli impianti, ha provocato un dramma nel dramma per un gruppo di pazienti che era riuscito ad accedere alle cure. Nella giornata di mercoledì 22 aprile, all’interno di un reparto ospedaliero Covid un guasto all’impianto che porta ossigeno ha provocato la morte di almeno 22 pazienti ricoverati per coronavirus.

La tragedia nell'ospedale di Nashik, una struttura sanitaria nello Stato indiano del Maharashtra. Sull’accaduto è stata aperta immediatamente una indagine per accertare i fatti ma secondo alcuni parenti dei pazienti deceduti e ricoverati con Covid-19 nel reparto la "ridotta disponibilità di ossigeno" ha causato la morte dei loro familiari.

Covid India

Fiorisce il mercato nero

Fra riserve di ossigeno in esaurimento e ospedali off limits a fiorire è il mercato nero, soprattutto dei farmaci. Remdesivir e Tocilizumab, suggeriti dal ministro della Salute indiano per trattare gli ammalati vanno a ruba illegalmente. I media indiani riferiscono dell'arresto di uno spacciatore di Noida, città satellite di Delhi, che vendeva una fiala di Remdesivir dalle 15mila alle 40mila rupie (circa 600 euro): un ciclo completo ne prevede almeno sei.

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