Consigli utili

Tasso di interesse del prestito: guida per capire come funziona e confrontare le offerte

Non fermatevi al TAN o all'importo della rata e focalizzatevi sul TAEG

Tasso di interesse del prestito: guida per capire come funziona e confrontare le offerte

Quando si decide di richiedere un prestito, la prima variabile che cattura l’attenzione è quasi sempre il tasso di interesse. Questa percentuale, che rappresenta il costo del denaro preso in prestito, è l’elemento chiave che determina l’onere complessivo del finanziamento e l’importo della rata mensile. Tuttavia, orientarsi nel mondo dei tassi non è sempre semplice,  poiché esistono diverse sigle e indicatori che possono generare confusione. Comprendere a fondo il loro significato è il presupposto indispensabile per poter confrontare le offerte in
modo corretto e scegliere la soluzione più vantaggiosa e sostenibile per le proprie finanze.

Analizzare i tassi di interesse sui prestiti non significa solo guardare un numero, ma comprendere che rappresenta il costo reale del finanziamento, incluse tutte le spese accessorie.

Tan e TAEG: le due facce del costo del denaro

Per analizzare correttamente un’offerta di finanziamento, è cruciale comprendere la differenza tra due indicatori fondamentali: il TAN (Tasso Annuo Nominale) e il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Il TAN rappresenta il tasso di interesse “puro” che la banca applica sul capitale prestato, calcolato su base annua. È la percentuale che determina la quota di interessi che si paga in ogni rata. Tuttavia, il TAN da solo non basta per definire il costo totale del prestito. Qui entra in gioco il TAEG, l’indicatore più veritiero e completo. Il TAEG, infatti, include nel suo
calcolo non solo il TAN, ma anche tutti i costi accessori obbligatori per ottenere il finanziamento, come le spese di istruttoria, i costi di gestione della pratica, le imposte di bollo e le eventuali polizze assicurative richieste.

Come si determina il tasso di interesse di un prestito

La determinazione del tasso di interesse applicato a un prestito non è un processo arbitrario, bensì il risultato di una combinazione di fattori. In primo luogo, incidono le politiche monetarie della Banca Centrale Europea (BCE), le quali influenzano il costo generale del denaro per gli istituti di credito stessi, con un impatto diretto sulle condizioni finali offerte alla clientela. In secondo luogo, assume un ruolo fondamentale la valutazione del profilo di rischio del richiedente. Le banche esaminano l’affidabilità creditizia del cliente (il cosiddetto credit score) attraverso un’analisi della sua storia finanziaria pregressa. Un soggetto che ha sempre onorato puntualmente i propri impegni di debito sarà considerato più affidabile e potrà di conseguenza ottenere condizioni più vantaggiose. Concorrono inoltre alla definizione del tasso altri elementi quali la durata del piano di ammortamento e l’importo del capitale richiesto. Infine, anche la finalità del finanziamento può avere un peso, poiché alcune tipologie di prestito, come quelle destinate all’acquisto di un veicolo o a interventi di ristrutturazione, possono beneficiare di tassi agevolati.

Consigli pratici per confrontare le offerte

Per confrontare le diverse proposte di prestito in modo efficace, il primo passo è richiedere sempre un preventivo dettagliato e il documento informativo standardizzato (SECCI), che riassume tutte le condizioni in un formato europeo uniforme. Una volta ottenuti i preventivi, non bisogna fermarsi al TAN o all’importo della rata, ma focalizzarsi sul TAEG: a parità di importo e durata, l’offerta con il TAEG più basso sarà sempre la più economica. È utile anche verificare la presenza di eventuali penali in caso di estinzione anticipata del debito e la possibilità di usufruire di opzioni di flessibilità, come il salto o la modifica della rata.