SEO moderno: il successo online passa dall’AI e dalla GEO

SEO moderno: il successo online passa dall’AI e dalla GEO

Nel 1956 il grande Totò, nel film “Totò, Peppino e la malafemmina” disse: “C’è chi può e chi non può, io può“. Una frase passata alla storia, che può essere facilmente applicata anche a Google e alla SEO moderna. Sì, perché da un lato tutti possono effettivamente posizionarsi e avere successo su Google. Ma dall’altro lato occorre farlo evitando gli strafalcioni: in sintesi, nessun “Io può”, ma una strategia completa che tenga conto di temi più che attuali come la GEO, la nuova SEO (Search Everywhere Optimization), il fan out, la pertinenza semantica e ovviamente l’AI. Argomenti che il consulente SEO Christian Cilli conosce bene, e che risultano fondamentali per il successo di qualsiasi business online.

SEO moderno? Lo spiega Christian Cilli

Si fa presto a parlare di “SEO moderna“, considerando che ogni anno emergono tante novità sul fronte Google: novità che rappresentano, letteralmente, il terrore di ogni business online. Ma solo perché le si affronta con la classica paura dell’ignoto. Un ignoto che può essere evitato grazie alla consulenza di Christian Cilli founder di SEO Leader, utile per comprendere a fondo le dinamiche che regolano il SEO moderno, basato su pilastri come la GEO e la Search Everywhere Optimization. E allora conviene partire proprio da questi due concetti.

Cos’è la GEO?

GEO è un acronimo che si riferisce alla Generative Engine Optimization. In sintesi, si tratta della branca della SEO moderna che spiega come ottimizzare i propri contenuti per tutte le piattaforme che sfruttano l’AI per dare una risposta alle query (ricerche) degli utenti. Basti pensare a ChatGPT, all’AI Overviews di Google e ovviamente alla nuova AI Mode di Google. L’obiettivo della GEO, dunque, è strutturare un contenuto in modo che venga “intercettato” da questi tool, e mostrato di conseguenza come risposta alle domande o ricerche degli utenti.

Cos’è la Search Everywhere Optimization?

Il SEO moderno cambia: non diventa più ottimizzazione per i motori di ricerca, ma ottimizzazione a 360 gradi (Everywhere, appunto). Si tratta di un approccio che tiene in conto la multicanalità, ovvero una strategia pensata non solo per Google ma per più piattaforme o canali digitali. Canali come i social, da Instagram a YouTube, fino ad arrivare ancora una volta agli strumenti AI come ChatGPT. Il consiglio è di affidarsi ancora una volta al consulente Christian Cilli e ai suoi servizi SEO a Torino, così da capire in che modo la GEO e l’AI possono dare una spinta al proprio business digitale.

Dalla pertinenza semantica al Query Fan Out

Il Query Fan Out è un aggiornamento tecnologico che Google utilizza per prendere una query posta da un utente e frammentarla in moltissime altre sotto-query, per fornire una risposta che sia il più completa possibile. Il tutto avviene direttamente negli ecosistemi AI di Google, come il già citato AI Mode. Per pertinenza semantica, invece, si fa riferimento alla necessità di creare dei contenuti che siano appunto “pertinenti”: non ci si focalizza più sulle singole parole chiave, ma sulle correlazioni semantiche, che aiutano Google a classificare meglio un contenuto. E di conseguenza a consigliarlo con maggiore frequenza, proprio perché copre tutti gli intenti di ricerca correlati.