Malocclusione nei bambini: come riconoscerla e perché non va sottovalutata

Malocclusione nei bambini: come riconoscerla e perché non va sottovalutata
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La malocclusione dentale è piuttosto diffusa nei bambini, eppure ancora oggi sono diversi i genitori che sottovalutano questa problematica, senza rendersi conto che così facendo rischiano di peggiorare la situazione. Se infatti i bambini hanno problemi di malocclusione sin da piccoli, la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un ortodontista in modo da valutare il disturbo e capire se sia necessario procedere con un trattamento specifico. Osservare nel dettaglio la bocca del bambino, metterlo a proprio agio, identificare eventuali problematiche che compromettono la corretta occlusione dentale e proporre una soluzione adeguata. Ecco di cosa si occupa l'ortodontista: il suo ruolo è fondamentale e può rivelarsi risolutivo per il bambino. 

Vediamo però come riconoscere eventuali problematiche di malocclusione dentale in età infantile e quali potrebbero essere le possibili soluzioni ortodontiche.

Palato stretto 

Spesso causa di malocclusione dentale nei bambini dai 3-4 anni è il cosiddetto palato stretto: un difetto scheletrico molto frequente, caratterizzato da uno spazio molto più ridotto del normale all'interno dell'arcata dentale superiore. In sostanza, in questi casi il palato appare più stretto rispetto allo standard. Fortunatamente, questa è una problematica facilmente risolvibile con un espansore rapido palatale: apparecchio che ha la funzione di spingere l'arcata superiore verso l'esterno in modo da creare un maggiore spazio internamente. 

Morso inverso

Il morso inverso, chiamato anche morso incrociato, è un difetto caratterizzato da una scorretta chiusura dei denti dell'arcata superiore, che vanno dietro oppure all'interno rispetto a quelli dell'arcata inferiore. In molti casi anche questo problema dipende dal palato stretto, dunque per correggerlo si procede con la stessa metodologia che abbiamo visto sopra. 

Morso aperto

Il morso aperto è invece una particolare tipologia di malocclusione dentale caratterizzata dall'impossibilità di chiudere completamente le due arcate dentali, che non trovano tutti i punti di contatto. Solitamente questo è un difetto dovuto all'utilizzo prolungato del ciuccio o del dito in bocca. Anche in tal caso, l'ortodonzia intercettiva permette di risolvere il problema in modo molto più semplice perché da adulti sarebbe sicuramente più complesso. 

Queste sono solo le malocclusioni dentali più comuni nei bambini, ma ne esistono molte altre che non devono mai essere sottovalutate. Rivolgersi ad uno specialista è sempre fondamentale, perché all'età di 4-5-6 anni il bambino presenta ancora una struttura ossea e delle condizioni fisiche modificabili con maggior facilità. Da adulti invece sarebbe difficile se non impossibile intervenire per risolvere in modo definitivo il problema. 

A chi rivolgersi per le malocclusioni del bambino

Tutti gli specialisti in ortodonzia sono in grado di valutare problematiche come le malocclusioni dentali e riescono a proporre soluzioni adeguate. Nel caso però dell'ortodonzia intercettiva, sarebbe sempre consigliabile rivolgersi ad uno studio dentistico che sia specializzato anche in pedodonzia e che dunque sia in grado di accogliere e trattare anche i pazienti più piccoli al meglio. 

I bambini infatti hanno bisogno di essere seguiti in modo differente rispetto agli adulti, non solo dal punto di vista prettamente tecnico ma anche umano. Farli sentire a loro agio e creare intorno a loro un ambiente disteso e rilassato è importantissimo per evitare che sviluppino una fobia in futuro.

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