Ford Fiesta: la fine di un’era
A giugno la storica city car andrà in pensione
Un video per dire “addio”. Ford ha scelto un filmato di breve durata (poco più di due minuti), ma di grande emozione (un nonno che parla al nipote), per comunicare al mondo l’uscita di scena di una delle sue creature più celebri: Ford Fiesta.
Dal prossimo mese di giugno, l’Ovale Blu cesserà la produzione della sua famosa city car. Due i motivi. Le nuove preferenze degli automobilisti, sempre più orientati verso il modello SUV o crossover, e la progressiva elettrificazione del mercato delle quattro ruote. Tanto che Ford Fiesta sarà sostituita con due vetture full electric frutto della partnership tra Detroit e Volkswagen.
L’uscita di scena di Ford Fiesta chiude un’era. Non solo per Ford, ma per tutto il mondo dell’automobile. Perché si tratta di un’auto storica, che dal 1976 ha accompagnato la vita di almeno quattro generazioni di persone in tutti e cinque i continenti.
Un successo planetario dovuto all’anima di questo modello, che si ritrova nel video del suo commiato: “Non un’auto grande o di lusso, ma un’auto pensata per le persone”. Famiglie, single, giovani o anziani, non importava. Come non contava il loro tenore economico. Attraverso Ford Fiesta l’intento era di soddisfare le esigenze di mobilità di tutti coloro interessati ad avere un’automobile.
Un obiettivo centrato. E in modo straordinario. Si calcola infatti che in quarantasette anni ne siano stati venduti circa diciannove milioni di esemplari a ogni latitudine.
Un trionfo fin dal debutto, avvenuto a metà anni Settanta per conquistare il mercato europeo dove imperversavano analoghi modelli della concorrenza (Fiat 127, Renault 5, Polo Volkswagen). A conquistare, fu innanzitutto il nome, sinonimo di allegria e dinamismo. A sceglierlo, Henry Ford II in persona. Fu un omaggio anche all’allora sovrano di Spagna, Juan Carlos, col quale aveva stretto un accordo per l’apertura dello stabilimento Ford di Almussafes (a due passi da Valencia).
La prima serie, denominata “MkI” e dall’aerodinamica essenziale, si distinse soprattutto per la trazione anteriore e il motore (Ford Kent 4 cilindri) trasversale. Cambio manuale a quattro marce, fu disponibile soltanto nella versione a benzina e con tre porte. Ebbe subito un grande impatto, tanto che nel 1983 fu lanciata la seconda generazione.
La “Mk II” spiccò per il cambio a cinque rapporti su tutta la gamma, il passo più lungo e il debutto della versione diesel, la 1.6. Novità anche sulla carrozzeria con il posteriore più bombato, nuovi fari posteriori e nuovo frontale dei fanali rettangolari.
Una vera e propria svolta si ebbe con la “Mk III“. Presentata al Salone di Ginevra del 1989, conquistò i mercati fino al 1995. Merito di forme morbide e rotondeggianti, anticipatrice del design delle vetture degli anni Novanta. Disponibile in ben undici modelli, alcuni dei quali con cambio automatico, si segnalò anche per il motore più potente. I diesel passarono da 1.6 a 1.8 litri di cilindrata e il motore base cm3 fu portato a 1118 cm3. Fu anche la prima Ford Fiesta in chiave sportiva, grazie al modello “XR2i” con motore 1.6 CVH a iniezione elettronica da 110 CV.
La quarta serie (“MK IV“), che traghettò Ford Fiesta nel nuovo millennio, si segnalò per il nuovo motore: lo Zetec-SE, disponibile nelle versioni da 1,2 e 1,4 litri a benzina, 1,8 per quello diesel. Ancora più curvilineo il design e da sottolineare l’assetto basso, che favoriva un rapporto molto stretto con l’asfalto.
Nella seguente, la “MK V” (2002-2008), debuttarono innovazioni che segnarono l’ingresso dell’automotive nell’epoca della sicurezza. Come l’abs, il sistema di antibloccaggio delle ruote in frenata, e l’airbag anche per il passeggero. Mentre si rinnovava lo stile, molto simile alla Focus, i motori furono ribattezzati “Duratec” per lasciare gli “Zetec” ai modelli più sportivi. Fu la prima versione, con gli allestimenti 1.6 LX, a essere venduta in Asia e Australia.
La “Mk VI” fu presentata al pubblico al Salone dell’Auto di Francoforte del 2007 per poi scendere in strada l’anno successivo. Fu il modello più fortunato di tutta la serie, grazie a una linea profondamente differente, molto più slanciata del precedente. E quello che segnò l’inizio dell’era green con la prima versione a gpl.
L’ultima versione, la “Mk VII“, in circolazione dal 2017, ha segnato l’approdo nell’epoca della tecnologia. Ben quindici sistemi di assistenza alla guida; ausilio per la frenata di emergenza e per il parcheggio; abbaglianti automatici e cruise control adattivo. Inoltre è stata la prima Ford Fiesta disponibile in versione mild hybrid grazie all’EcoBoost Hybrid 1.0 da 125 CV.
Nonostante rimanere al passo con i tempi, Ford Fiesta ha però progressivamente perso gradimento presso il pubblico. Le nuove generazioni hanno optato per il design più voluminoso e gli interni più confortevoli dei nuovi modelli. E le auto del “segmento B”, le cosiddette small cars, sono andate in sofferenza con sensibili cali nelle vendite.
Così, complice l’avvento dell’elettrico che caratterizzerà tutta la produzione Ford dal 2030, ecco la decisione di far rientrare in garage Ford Fiesta per sempre. “Il suo lavoro è finito” dice il nonno al nipote nel video di commiato. Parole che si ritrovano nel saluto a questo storico modello da parte di Martin Sander, general manager di Ford Global: “Un’era finirà la prossima estate, ma un’altra sta per cominciare”. Nel frattempo, da qui a giugno, assaporiamo a pieno i suoi ultimi giorni. Come per tutti coloro che hanno lasciato un segno nella storia. Intanto, per scoprire la gamma attuale dei modelli Ford, vi basterà andare sul sito di Authos.