Che cos’è il Social freezing? Un’opportunità per diventare mamma in futuro
Il centro medico Promea di Torino, afferente al gruppo Affidea, offre la possibilità di crioconservare gli ovociti e utilizzarli in seguito per la fecondazione assistita
Che cos’è il Social Freezing? Stiamo parlando della crioconservazione degli ovociti di una donna a scopo precauzionale: in sostanza i gameti femminili vengono congelati, per poi essere utilizzati anche a distanza di anni, attraverso le procedure mininvasive di procreazione medicalmente assistita. Può essere dunque considerato un trattamento preventivo, ancora poco considerato dall’opinione pubblica: gli ovociti sono crioconservati quando la loro qualità è ancora ottimale, per garantire alla donna la possibilità di posticipare la maternità o superare eventuali futuri problemi di infertilità. Possono esistere diversi motivi per ricorrere al Social Freezing: da quelli di carattere personale per preservare la propria fertilità senza essere giudicate, a quelli medici, come per esempio nel caso di diagnosi di endometriosi oppure con la necessità di intraprendere un percorso chemioterapico.
Il Social Freezing e il centro Promea di Torino
A proporre questa prestazione è il centro medico specializzato Promea di Torino, afferente al gruppo Affidea. Si tratta di una realtà di assoluta eccellenza, privata, convenzionata con il SSN, all’avanguardia nel settore della Medicina della Riproduzione, della Ginecologia e dell’Andrologia con oltre vent’anni di esperienza sulle spalle. Nato come centro di riproduzione medicalmente assistita, nel corso del tempo ha investito su materiali e strumenti innovativi, fornendo assistenza per tecniche di primo, secondo e terzo livello, ossia inseminazione intrauterina, fecondazione in vitro, Tese e Mesa. Queste tecniche compongono la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), una serie di trattamenti medici e biologici volti a supportare il processo riproduttivo. E le procedure impiegate possono essere diverse a seconda della storia clinica di ciascuna coppia.
Come funziona il Social Freezing?
In primis è bene sottolineare che sottoporsi al congelamento ovocitario è consigliabile entro i 40 anni, per via della riserva ovarica e della qualità genetica degli ovociti che si possiedono. Si inizia con una fase diagnostica, seguita da una fase di stimolazione e monitoraggio ormonale. Ecco poi il prelievo ovocitario, eseguito per via transvaginale sotto guida ecografica, in sedazione: a questo punto gli ovociti maturi vengono congelati in azoto liquido ad una temperatura di -196° C. Quando la donna lo richiederà potrà essere programmato un trattamento di fecondazione assistita: dopo un’adeguata preparazione endometriale ai fini di accogliere la gravidanza, saranno usati gli ovociti congelati (che avranno l’età della paziente al momento del congelamento) e il liquido seminale del partner per effettuare l’inseminazione artificiale. La probabilità di riuscita è circa del 50%, ma è influenzata dall’età in cui la donna sceglie di congelare gli ovociti.
La fecondazione eterologa
Il centro Promea di Torino si occupa anche di fecondazione eterologa. In seguito alla sentenza del 2014 della Corte Costituzionale sono state rese legittime tali tecniche, nelle quali i gameti di uno od entrambi i partner provengono da un donatore. Gli embrioni possono derivare da tre differenti tipi di donazione: ovodonazione (se si utilizzano ovociti provenienti da una donatrice e il seme del partner della coppia), donazione di spermatozoi (se si usano gli ovociti della coppia e gli spermatozoi di un donatore) e doppia donazione (se si utilizzano sia ovociti che spermatozoi donati). Le indicazioni cliniche sono valutate in sede di consulenza con il medico ginecologo che valuterà la presenza di situazioni di sterilità comprovata di uno dei due partner o di entrambi, in cui non si possa disporre di propri gameti che possano portare alla formazione di embrioni capaci di evolvere fino al termine della gravidanza.
Informazioni e contatti
Per maggiori informazioni è possibile consultare www.promea.net, scrivere a info.promea@affidea.it, chiamare i numeri verdi 800.629155 (assistiti) o 800.628444 (privati), oppure lo 011.6640800. Il centro medico si trova a Torino, in via Menabrea 14 ed è aperto da lunedì a venerdì con orario continuato, dalle 8 alle 18, il sabato dalle 8 alle 12.