Assicurazione: fondamentale, ma non per tre milioni di veicoli
Sulle nostre strade circolano un alto numero di irregolari
Assicurazione, questa sconosciuta. Almeno per tre milioni di veicoli.
Il dato preoccupante è stato divulgato da Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) al termine del 2023, a margine della conferenza stampa sui risultati del progetto “Plate Check” realizzato insieme alla polizia stradale. Ed è una cifra che fa riflettere. Perché equivale al 5.6% dei mezzi circolanti sulle nostre strade, cioè più di uno su venti, e fa capire quanto alta sia la probabilità di un incidente che veda coinvolto almeno uno di essi.
Eppure, dell’assicurazione non si può fare a meno. Perché? Perché è la nostra garanzia contro i guai al volante. Meglio conosciuta come RCA auto, ci tutela dai rischi derivati dalla circolazione stradale. Infatti, qualora uno o più mezzi incorrano in un sinistro, le loro compagnie garantiranno la copertura economica del danno. Per cui averla è doveroso.
Tra l’altro, dalla fine del 2023 è obbligatoria anche per i veicoli che non scendono in strada o che rimangono in sosta in aree private. Una misura giunta in ossequio a una direttiva europea sul punto, che elimina quindi la possibilità di non assicurare quei mezzi fermi da tempo o che non circolano in aree accessibili al pubblico. Gli unici esenti da questa misura sono quelli formalmente ritirati dalla circolazione oppure sottoposti a un provvedimento restrittivo da parte dell’autorità competente.
Anche alla luce di queste novità, l’assicurazione è fondamentale. Farsi trovare sprovvisti, comporta sanzioni spiacevoli e pesanti. Innanzitutto, si incorre nel sequestro del mezzo e nella sospensione della patente per un anno qualora fossimo coperti da una polizza falsa.
Successivamente, saremo costretti a pagare una multa. Molto salata. Secondo quanto previsto dall’articolo 193 del Codice della Strada, l’importo varierà da 866 a 3.464 euro. La sanzione dovrà essere saldata entro sessanta giorni e potrà essere decurtata del 25% qualora l’assicurazione dovesse essere rinnovata entro trenta giorni dalla sua comunicazione. Oppure se, sempre nel medesimo arco temporale, si decidesse di rottamare il veicolo.
Come si può intuire dall’importo, siamo al cospetto di una somma ingente, motivo valido e sufficiente per essere in regola. Soprattutto pensando ad altre conseguenze. Ancora poco gradevoli. Perché qualora dovessimo causare un incidente e il nostro veicolo non fosse assicurato, saremmo costretti a risarcire i danni in prima persona.
Diverso invece il discorso qualora fossimo nel giusto. In quel caso, si potrà presentare domanda di risarcimento al “Fondo di Garanzia delle Vittime della Strada”.
Inoltre, l’assicurazione non prevede il tacito rinnovo. Ci deve essere sempre una esplicita richiesta da parte del proprietario del veicolo, che può beneficiare al massimo di una proroga di quindici giorni concessa dalla compagnia di appartenenza.
Oltre che un dovere civico, essere in regola con l’RCA auto rientra anche nei giusti comportamenti da tenere per garantire la sicurezza stradale. Un aspetto molto caro a noi di Authos, che più volte abbiamo trattato nei nostri contenuti. Per cui, continuate a seguirci.