Acne: interessa 1 persona su 5 nel mondo, con una prevalenza del 28,3% tra i giovani

L'acne è un disturbo cutaneo che colpisce circa il 20,5% della popolazione mondiale. Sebbene sia comunemente associata all'adolescenza, può manifestarsi anche in età adulta, soprattutto a causa di cambiamenti ormonali. Negli adolescenti e nei giovani adulti (16-24 anni), l'incidenza sale al 28,3%, mentre rimane alta anche tra gli adulti di 25-39 anni, con una percentuale del 19,3%.

Le donne sono più colpite rispetto agli uomini, con una prevalenza del 23,6% rispetto al 17,5% per gli uomini. Questo è dovuto alle fluttuazioni ormonali, legate al ciclo mestruale, alla gravidanza e alla menopausa, che possono influenzare la comparsa di brufoli.

Che cos'è l'acne e come si manifesta?

L'acne è una malattia cutanea cronica che interessa i follicoli pilosebacei, causando lesioni non infiammatorie (comedoni) e infiammatorie (papule, pustole, noduli e cisti). Si distinguono quattro forme di acne:

1. Lieve o comedonica: prevalenza di comedoni.
2. Papulo-pustolosa: forma più comune, con predominanza di papule e pustole.
3. Nodulo-cistica: meno del 10% dei casi, con noduli e cisti che possono lasciare cicatrici.
4. Conglobata: forma grave, con lesioni nodulo-cistiche persistenti fino ai 30 anni e cicatrici significative.

Le cause

L'acne è causata principalmente dall'ostruzione dei follicoli piliferi, spesso a seguito di cambiamenti ormonali. Altri fattori includono l'eccesso di sebo, l'uso di cosmetici, alcuni farmaci e la sudorazione eccessiva. Contrariamente a quanto si pensa, non esistono prove che cioccolato o cibi grassi causano acne, anche se lo stress può aggravare la situazione.

L'impatto sulla qualità della vita - un aspetto da non sottovalutare

L'acne, sebbene benigna, può avere ripercussioni psicologiche significative. Chi ne soffre può affrontare depressione, ansia e isolamento sociale. Le cicatrici permanenti possono compromettere l'autostima e la qualità della vita.

Quando rivolgersi a uno specialista

Se l'acne persiste per diversi mesi, con lesioni che non guariscono, è consigliabile consultare un dermatologo per un trattamento mirato.

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