Consiglio regionale del Piemonte: audite in seconda Commissione, presieduta da Mauro Fava, le Associazioni degli enti locali (Ali Piemonte, Anci Piemonte, Anpci e Uncem) per approfondire il disegno di legge 94 “Disposizioni temporanee in materia urbanistica per l’accelerazione dello sviluppo economico regionale”.
Il testo presentato dalla Giunta prevede il dimezzamento dei termini delle procedure amministrative fino al 31 dicembre 2030, in attesa della nuova legge urbanistica.
Ha, inoltre, tenuto conto delle sollecitazioni provenienti dal territorio, come l’estensione delle diposizioni agli investimenti strategici privati, la priorità dei finanziamenti ai piccoli comuni, la riduzione dei tempi per le varianti generali dei capoluoghi, oltre alla possibilità di avvalersi di una cabina di regia.
Si tratta in generale di un disegno di legge che tende a favorire progetti con cofinanziamento pubblico e anche quelli con sole risorse private, per la più efficace attuazione degli interventi finanziati con fondi europei, statali, in particolare relativi al Pnrr o regionali e anche quelli dichiarati di strategico interesse regionale.
“Il fattore tempo non è una variabile indipendente, incide sulla competitività del territorio. Il provvedimento è utile per accompagnare i processi complessi come gli investimenti pubblici e privati” è stato detto dagli auditi, che hanno apprezzato “il carattere sperimentale della norma”, per una futura riforma della datata legge urbanistica di tutela del suolo 56/1977, da estendere – è stato suggerito – alla approvazione dei piani regolatori”.
“Positivo il riscontro dell’audizione – ha detto il presidente Fava – che era stata chiesta delle opposizioni. Gli auditi hanno confermato quanto già detto in sede di parere del Cal”.