PIEMONTE

Torino, M5s:”Periferie sempre più fragili. La politica litiga sulle “stanze del buco”

Nella nostra regione, un modello simile esiste già da alcuni anni a Collegno, nel centro Drop-In Punto Fermo.

Torino, M5s:”Periferie sempre più fragili. La politica litiga sulle “stanze del buco”

E’ polemica in Circoscrizione 7 a Torino per la proposta del gruppo di Sinistra Italiana e Civica, insieme ad altre forze del CSX, che ha presentato una mozione per istituire una cosiddetta “stanza del buco”. Quest’ultima, secondo i proponenti, deve essere un luogo dove poter consumare la droga in maniera consapevole.

Nella nostra regione, un modello simile esiste già da alcuni anni a Collegno, nel centro Drop-In Punto Fermo.

Lauria, M5s: “Periferie sempre più fragili. La politica litiga sulle “stanze del buco”

Sulla vicenda è intervenuto il M5s della Circoscrizione 7, in particolare il consigliere Francesco Lauria:

“Nelle aree più degradate della città, dove il rischio sociale è più elevato, la presenza di persone che vivono situazioni di dipendenza è ormai un fenomeno evidente. Qui i servizi sono più deboli, le opportunità sono scarse, e chi cade nella spirale della droga viene spesso lasciato solo, senza strumenti e senza un reale sostegno per rialzarsi.

La politica, invece di intervenire dove il disagio è più forte, continua a dividersi su battaglie ideologiche. Da una parte la destra che non mette in campo alternative concrete per contrastare il degrado urbano; dall’altra chi riduce il tema delle dipendenze alla semplice discussione sulle “stanze del buco”, come se fosse l’unica risposta possibile.

Entrambi ignorano l’aspetto centrale: le persone che vivono una dipendenza hanno bisogno di percorsi strutturati di recupero, di centri funzionanti, di personale formato, di continuità terapeutica, non solo di un luogo di consumo controllato. Senza investimenti adeguati e senza una rete completa di servizi, nessun intervento sarà realmente efficace.

Oggi manca ciò che dovrebbe essere scontato: fondi certi per i quartieri più fragili, programmi di prevenzione, strutture capaci di accompagnare chi vuole uscire dalla tossicodipendenza e un impegno che vada oltre la propaganda.

Le periferie chiedono risposte serie. E la città non può più permettersi una politica che, sia a destra che a sinistra, continua a fare dichiarazioni ideologiche senza proposte concrete né risorse per chi ogni giorno combatte una battaglia più grande di sé”.