Va con la Meloni

Terremoto politico in Senato: il piemontese Malan cambia partito

Troppo "moderate" (e tendenti al centrosinistra) le posizioni del Governo Draghi su questioni basilari come la religione e la famiglia.

Terremoto politico in Senato: il piemontese Malan cambia partito
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Terremoto politico sul centrodestra, protagonista il senatore piemontese Lucio Malan che passa improvvisamente da Forza Italia a Fratelli d'Italia. Convenienza politica? Furba lungimiranza? Potrebbe anche darsi, visto che il partito di Berlusconi è ormai quasi al lumicino mentre Giorgia Meloni sta portando la propria compagine a dominare su tutti gli altri alleati di area (i sondaggi danno Fratelli d'Italia come simbolo più votato se si andasse alle urne oggi). La motivazione, in realtà, a dispetto delle malelingue non è questa.

Almeno stando a quanto ha dichiarato il diretto interessato: le posizioni del Governo Draghi su questioni etiche e religiose non soddisfano Malan, che vira volentieri verso una concezione più conservatrice e abbraccia le teorie cattolico-sovraniste della Meloni.

Nato a Luserna San Giovanni (To) in Val Pellice 61 anni fa, Malan è un politico di lunghissimo corso: i suoi esordi furono nella Lega Nord di Umberto Bossi e nel 1994 fu eletto in Parlamento. Dopo due anni passò a Forza Italia, partito in cui è rimasto fino a ieri. Indispettito dalle posizioni troppo "aperturiste" di Super-Mario, però, ha deciso che non poteva più sostenere questo Governo: da qui la conseguente scelta di passare all'opposizione. Ovviamente spostandosi un pochino più a destra.

Così Malan:

"Non me la sentivo più di sostenere col mio voto il Governo Draghi che ha una linea politica, almeno sulle questioni a cui tengo, ancora troppo simile a quella del Conte-bis. Non potevo più condividere alcune posizioni che Forza Italia sostiene su temi per me di primaria importanza come la libertà religiosa e l'assegno per i figli. La richiesta esplicita della Santa Sede e quelle di altre due Chiese titolari dell'Intesa ex articolo 8 della Costituzione su questo tema non sono state prese in considerazione da Draghi, non hanno avuto alcun riscontro e per me questo è incomprensibile. (...) Il reddito di cittadinanza è una stortura e un'ingiustizia. (...) Mi piace la coerenza della Meloni. Non ha paura di uscire dal pensiero unico e dal politicamente corretto. (...) Ha sempre avuto il coraggio di dire quel che pensa e poi siamo stati nello stesso partito, l'allora Pdl, dal 2008 al 2012, quindi la conosco bene".

Pare che, non appena saputo dello strappo, addirittura Silvio Berlusconi in persona abbia telefonato a Malan per fargli cambiare idea. Ma il senatore piemontese è stato irremovibile ed ha proceduto senza indugio al cambio di appartenenza. Da oggi voterà dai seggi di Fd'I diventando il ventesimo componente della compagine senatoriale del partito. Forza Italia perde un pezzo, dunque, e il centrodestra si sposta (seppur leggermente) verso destra. Seguendo, par di capire, il comune sentire dell'elettorato italiano che stando ai sondaggi condivide questa posizione.

Questa dunque la situazione attuale sul clamoroso terremoto politico con protagonista il senatore Malan.

(nella foto di copertina, il senatore Malan con Giorgia Meloni)

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